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Saranno gli accertamenti già scattati a fare chiarezza sul decesso di Roberta Giannetti, giovane mamma, al sesto mese di gravidanza, stroncata da un arresto cardiocircolatorio dopo un malore nella sua abitazione di Monteforte. Una vera e propria tragedia, quella costata la vita alla donna e al bambino che portava in grembo, che nonostante un disperato tentativo di salvarlo da parte dei medici è deceduto poco dopo il taglio cesareo.
LA TRAGEDIA
Poco prima dell’una della scorsa notte la trentanovenne inizia ad accusare dei malori, a quanto pare una crisi respiratoria. I familiari lanciano subito l’allarme al 118 ed una volta giunti sul posto i sanitari constatano una situazione di arresto cardiocircolatorio per cui avrebbero comunicato al Pronto Soccorso la necessità della presenza di un rianimatore. Quando arriva l’ambulanza alla Città Ospedaliera le condizioni di Roberta sono già disperate, molto probabilmente la donna era già deceduta. Ma i medici rianimatori allertati dal Pronto Soccorso la trasportano subito in sala operatoria. L’obiettivo è quello di avviare le manovre per salvare la mamma, ma anche un taglio cesareo. L’intervento, anche riuscito, purtroppo non salva il feto, troppo piccolo per sopravvivere. Dopo qualche minuto si consuma la seconda tragedia in pochi minuti, ovvero il decesso del feto. La gestione dell’assistenza e del soccorso alla trentanovenne, però, non convince i familiari. Ancora sotto choc per quanto accaduto, i congiunti della trentanovenne deceduta decidono di esporrre denuncia su quanto avvenuto. A partire dall’allarme lanciato e fino alla morte della donna.
L’INCHIESTA
La denuncia ai Carabinieri di Avellino da parte dei familiari fa scattare immediatamente le indagini. A coordinarle è per ora il sostituto procuratore di turno, il pm Fabio Massimo Del Mauro, che ha disposto subito che la salma fosse messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Contestualmente, i militari dell’Arma della Compagnia di Avellino hanno sottoposto a sequestro la cartella clinica della donna e anche la documentazione relativa all’intervento del 118. Nella mattinata di oggi, molto probabilmente o martedì, il pm conferirà alla dottoressa Elena Piciocchi, medico legale di turno della Procura, l’incarico medico legale sulla salma della trentanovenne deceduta. L’indagine per accertare eventuali colpe mediche.
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