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Il Comitato “Salviamo la Valle del Sabato”,di intesa con l’associazione Movimenti Locali di Tufo, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Avellino sul disastro ambientale che ha riguardato il fiume Sabato con la copiosa e allarmante moria di pesci». Lo annuncia il presidente del comitato Salviamo la valle del Sabato, Franco Mazza, che confermando l’azione instancabile dell’associazione costituita a salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini aggiunge: «Siamo in prima fila a sostenere la petizione popolare promossa a Tufo da Movimenti Locali per chiedere un’indagine epidemiologica su tutto il territorio della valle, preoccupati come siamo per le ricadute negative che l’inquinamento nella valle del Sabato può avere sulla nostra salute».

La sollecitazione ad approfondire le indagini sulla popolazione oltre che sulle matrici aria, terra e acqua è un punto fermo nell’attività del comitato, tanto nella stessa giornata di oggi Mazza fa sapere che «oggi pomeriggio il manifesto appello, riguardante le tematiche ambientali della valle, sottoscritto da 1592 cittadini, grazie anche all’impegno del Quotidiano del Sud, (LEGGI QUI)
è stato inviato al Prefetto di Avellino, al Presidente della Provincia, all’Asl, all’Arpac, ai sindaci dei comuni di Avellino, Atripalda, Manocalzati, Montefredane, Pratola Serra, Prata P.U. e Tufo. Ai soggetti istituzionali in indirizzo – spiega – chiediamo di adoperarsi per monitorare l’area, dal punto di vista ambientale e sanitario e per una piena riqualificazione ambientale di un territorio tanto martoriato, maltrattato e violentato».
Nella stessa direzione, Mazza riporta che «oggi a Collina Liguorini si è tenuta la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione riguardante un’azienda che tratta rifiuti a Manocalzati. La nostra presenza ha consentito di affrontare l’argomento con profonda conoscenza dei fatti – dichiara -, entrando pienamente nel merito e contribuendo, insieme al Comune di Manocalzati, a determinare le scelte conseguenti. Ciò a riprova che un’associazione, se fa un lavoro serio e di approfondimento, può in sede istituzionale avere un ruolo significativo. Deplorevole assenza di enti importanti come Arpac, Asl e Alto Calore – commenta il presidente del comitato Salviamo la Valle del Sabato in chiusura -, mentre la Provincia sa esprimere solo pareri favorevoli con prescrizioni molto discutibili».
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