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Una maxi operazione anti frode fiscale della Guardia di finanza di Livorno e Agenzia delle dogane nel settore del commercio dei prodotti hi-tech coordinata dalla procura di Livorno ha consentito di individuare un giro di fatture false da 60 milioni di euro e triangolazioni fittizie tra Francia, Germania, Bolzano, Livorno e Avellino. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale per otto persone, con due arresti e due obblighi di firma e sequestro preventivo di conti correnti immobili e auto per 4 milioni di euro. A finire ai domiciliari, su ordinanza del gip di Livorno, due imprenditori livornesi, mentre per altri due livornesi è stata applicata la misura dell’obbligo di firma, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.
   

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