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Continua senza sosta la lotta condotta dai Carabinieri della Compagnia di Avellino contro i reati di genere. A finire nella rete questa volta è un padre di famiglia che da qualche tempo maltrattava moglie e figlia: le stesse, impaurite dall’ennesima condotta vessatoria e violenta, si barricavano nella camera da letto ed allertavano il “112”.

Bastava un attimo ai militari in servizio presso la Centrale Operativa di Avellino, nodo focale di tutti i dispositivi operativi dispiegati sul territorio, a comprendere la gravità della situazione, motivo per il quale veniva disposto in tempo reale l’invio di una pattuglia della Stazione unitamente ad una Gazzella del Nucleo Radiomobile, già impegnate in quell’area nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Giunti sul posto, alla doverosa richiesta fatta dai Carabinieri di fornire i documenti di identità, il 50enne, in evidente stato di alterazione, non faceva mistero di non gradire la presenza delle uniformi dell’Arma e, in una rapida escalation di livore, inveiva contro gli operanti per poi repentinamente passare senza soluzione di continuità alle vie di fatto colpendo un militare con un calcio allo sterno.

Con non poca fatica i Carabinieri riuscivano a bloccare l’uomo. Per lo stesso scattavano dunque le manette ai polsi e veniva condotto in Caserma.

Alla luce delle evidenze emerse della flagranza di reato, il 50enne veniva dichiarato in stato di arresto e, successivamente alle formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

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