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la conferenza stampa

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Una rivalsa di natura lavorativa. Questa la causa scatenante dell’atto intimidatorio avvenuto lo scorso gennaio al negozio di animali “Amici di Zucchero”, sito a rione Valle, dove fu apposta una bomba carta che causò una deflagrazione che rese necessaria anche l’evacuazione del palazzo sovrastante. 
Dopo sei mesi di serrata indagini da parte della Mobile di Avellino, arriva la svolta con l’arresto dei due responsabili, un 34enne e un 24enne, entrambi residenti a Monteforte Irpino.
A spiegare i dettagli dell’operazione, è stato il vicequestore Marcello Castello, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina negli uffici di via Palatucci.

Incendio doloso, danneggiamento aggravato, estorsione aggravate e minacce gravi con l’applicazione del 612 bis per i reati di stalking, i capi di imputazioni che pendono sui due uomini, attualmente uno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, l’altro all’obbligo di dimora di firma presso l’autorità giudiziaria. 
Le misure sono state emesse dal gip Vincenzo D’Onofrio.

I fatti delittuosi non si sono fermati solo all’atto incendiario al negozio, ma sono andati avanti anche nel corso dei mesi con vere e proprie forme di stalking sulla vittime proprietaria del negozio, ed ex collega di lavoro del 34enne arrestato. Questo, infatti, era dipendente del negozio e, in seguito a screzi di natura personale, si è visto interrompere il rapporto di collaborazione professionae. Circostanza che non ha mai accettato, dando vita a continue minacce nei confronti della donna, anche attraverso canali telematici come Facebook e WHatapp, con tanto di avvelenamento di uno dei cani della proprietaria del negozio. 

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