1 minuto per la lettura
I Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, due persone ritenute responsabili di aver avviato una casa di prostituzione.
L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino svolgono nel loro quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Da alcuni giorni infatti i militari avevano intuito che in un’abitazione a pochi passi dal capoluogo Irpino potesse celarsi qualche segreto potenzialmente piccante. Di lì la decisione di porre sotto osservazione la casa e notare quell’insolito e continuo via vai di uomini soli che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura. Nello sviluppo delle indagini i militari hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori, tra cui noti professionisti della zona, che discretamente avvicinati non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni “bollenti” che vi si praticavano.
Quando, decisi ad intervenire, i Carabinieri sono entrati con uno stratagemma all’interno dello stabile, vi hanno riscontrato l’effettiva presenza di una donna, una 37enne di nazionalità dominicana residente nella provincia di Caserta, che si prostituiva.
Condotta in caserma per ulteriori accertamenti, la donna, il cui telefono continuava a ricevere chiamate da numerosi clienti, avellinesi e non, è stata denunciata: stessa sorte è toccata al proprietario dell’immobile, un 40enne del posto, denunciato per aver tollerato che nello stabile da egli locato si esercitasse attività di meretricio.
Lo stabile è stato sottoposto a sequestro preventivo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA