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Ancora una volta un caso di vera e propria ossessione persecutoria. Questa volta però la giovane e coraggiosa donna non ha esitato a chiamare le forze dell’ordine, trovando, nel personale del Commissariato di Ariano Irpino, l’aiuto di cui aveva bisogno per denunciare e porre fine alle sue sofferenze.

La donna, giovane di appena 20 anni, aveva deciso di porre fine alla sua storia con un 28enne disoccupato di un paese limitrofo ad Ariano.

Da allora, per circa 6/7 mesi, la ragazza non ha avuto più pace, essendo continuamente pedinata e infastidita, poiché il suo ex cercava in tutti i modi di isolarla dal resto del mondo per costringerla a tornare da lui.

All’inizio, la vittima non voleva denunciare, così il personale del Commissariato, nel mese di febbraio, ha convocato il 28enne – secondo quanto prevede l’art.1 del Tulps – invitandolo a interrompere il comportamento persecutorio, ma senza buon esito.
Infatti, la libertà di movimento e di azione della povera ragazza era sempre più limitata, trovandosi il suo ex in ogni locale, bar e pizzeria dove si recava con le amiche per tentare di vivere una sua normalità.

Gli agenti del Commissariato, in tutti questi mesi, hanno raccolto prove e controllato la situazione e, non appena la ragazza ha deciso di sporgere denuncia formale, hanno immediatamente deferito il colpevole all’Autorità Giudiziaria.

Il plauso della Polizia di Stato va alla giovane donna che ha dimostrato grande coraggio e che con il suo gesto ha fatto vincere la voglia di riprendersi la propria vita sulle paure e la vergogna.

Ancora una volta invitiamo tutte le donne che vivono situazioni così drammatiche a non restare in silenzio, ma ad urlare la richiesta di aiuto e impedire che la violenza catturi le loro vite.

 
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