2 minuti per la lettura
Una veglia di preghiera per ricordare Simona e mostrare ulteriore vicinanza al proprio parroco. Così la comunità di Santa Lucia di Serino, ieri pomeriggio, si è volta riunire nella chiesa madre di San Pietro e Paolo «per unirsi, tramite la preghiera, al dolore della famiglia del nostro caro parroco Don Luca per la perdita della sorella Simona». (LEGGI QUI)
Il piccolo comune irpino è ancora sotto choc, come tutta Italia, per la strage operata dal terrorismo islamico a Dacca, capitale del Bangladesh, dove venerdì sera un commando dell’Isis ha assaltato un ristorante, torturando e uccidendo 20 persone, tra cui 9 italiani. Come Simona Monti, 33enne originaria di Magliano Sabina, in provincia di Rieti, ammazzata mentre era al quinto mese di gravidanza.
Non solo Don Luca, anche l’altra sorella di Simona, Susanna Monti, ha voluto condividere il suo dolore sul Facebook: “Ti sentivo già parte di questa famiglia, Alberto- esordisce riferendosi al bambino che Simona portava in grembo-Non vedevo l’ora che arrivasse lunedì per vedervi insieme e iniziare a costruire il vostro futuro con Michelangelo. Il vostro amore è da prendere da esempio.
“Ti piaceva viaggiare. Ora fai nascere nostro figlio in cielo. Ci rivedremo”, le scrive Alberto in una Facebook che per ricordare Simona si è tinta di nero – un fiocco nero su sfondo nero – simbolo del lutto che in tanti stanno vivendo e che condividono per lasciare un piccolo segno che ormai non sceglie più la strada del telefono, dei telegrammi, delle lettere, di un fiore. Ma quella dei social network, dilagando in un attimo come erba secca data alle fiamme.
“Una ragazza da prendere come esempio, una sorella che tutti vorrebbero avere, quante cose avevo ancora da dirti e quanti “ti voglio bene” non detti. Mi avresti fatto diventare zia. La notizia più bella del mondo e tu così felice di diventare mamma, con un uomo che ti amava da morire. Adesso tutto questo non c’è più per colpa di bestie che mi hanno portato via i miei affetti. Non vedevo l’ora di abbracciarti e vederti con quel pancione. Ti amo e ti prenderò sempre come esempio. Vorrei avere un po’ del tuo carattere, forte e deciso, senza avere mai paura di niente. RIP sorellina mia. Sei stata la zia più fantastica del mondo”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA