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AVELLINO – Descrivere l’amore che provava per l’Avellino non è semplice. Nemmeno lui lo ha saputo spiegato quando gli veniva chiesto. Nonostante la sua provenienza, Battipaglia provincia di Salerno, Filippo Viscido si è fatto amare prima da uomo e poi da calciatore. La sua morte ha squarciato il cuore ad ogni singolo tifoso. Ad ogni singola persona che ha apprezzato la dolcezza, l’umiltà e soprattutto la disponibilità di un guerriero. Un guerriero che in una giornata di maggio ha deciso di farla finita all’età di 31 anni, a breve ne avrebbe compiuti 32.
Il suo amore eterno per la famiglia. L’amore per due splendidi bambini, Noemi e Domenico, che lo avevano reso felice ogni giorno. Al momento era svincolato e in attesa di un nuovo contratto. Il suo ultimo ingaggio lo vedeva legato alla Salernum Baronissi, squadra di eccellenza, con cui giocava con la maglia numero 78: dopo la ripresa del campionato lo scorso 11 aprile, il club campano ha deciso di non tornare in campo. Nonostante ciò, Viscido, aveva deciso di prendersi una pausa dal prato verde. Era conosciuto come il “Pitbull” per via dell’energia che metteva in campo. Viscido, originario di Battipaglia, ha iniziato a giocare nel 2008 con il Pomigliano.
In carriera in ordine cronologico ha vestito anche le maglie di: Cavese, Avellino, Battipagliese, Campobasso, Potenza, Savoia, Licata, Ariano Irpino, Sorrento, Leonfortese, Palmese, Chieti, Virtus Avellino, Afragolese, fino al suo ultimo trasferimento alla Salernum Baronissi, avvenuto nel settembre 2020. Tutte stagioni disputate tra Lega Pro, Serie D ed eccellenza. Ad Avellino, dove ha vissuto le sue stagioni più importanti in Lega. Dino Fava Passaro, ex attaccante di Udinese e Treviso in Serie A, ha rivolto un pensiero a Viscido, avevano giocato assieme nell’Afragolese in eccellenza: “Poi all’improvviso ti arrivano quelle notizie che ti sconvolgono la giornata. Filippo Viscido grande uomo, grande guerriero. Riposa in pace amico mio”. “Questa notizia ci ha distrutto, uso il noi perché la mia famiglia conosceva la sua, non abbiamo parole a riguardo – dice Angelo D’Angelo con cui ha condiviso l’avventura ad Avellino – Non sappiamo cosa sia successo, ci chiediamo perché e ci dispiace enormemente perché abbiamo fatto tante cose insieme”.
“Appena appresa la notizia non ci volevo credere perché mi sembra assurdo che Pippo potesse fare un gesto del genere, amava la vita e la sua famiglia, non ho parole” così il direttore sportivo, Nicola Dioniso. “Filippo era una persona educata, buona, e profondamente legata alla propria città”, ha aggiunto il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, inviando le condoglianze alla famiglia. Nel frattempo l’Afragolese, squadra con cui ha vinto la Coppa Italia Dilettanti, ha aperto una raccolta fondi per la famiglia.
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