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AVELLINO- Controlli a tappeto delle Fiamme Gialle sui criteri di assegnazione e sulle graduatorie delle persone in difficoltà economiche a cui sono stati erogati aiuti da parte dei Comuni della provincia di Avellino. Una richiesta di tutta la documentazione relativa all’assegnazione dei buoni spesa ed una vera e propria attività di iniziativa a tutela della spesa pubblica e’ partita, anche dopo diverse segnalazioni giunte via social e non solo sulle procedure adottate dagli enti, da parte dei militari delle Fiamme Gialle della Tenenza di Baiano. I tredici sindaci della fascia del Vallo Lauro e Baianese infatti hanno ricevuto una richiesta di trasmissione di tutta la documentazione relativa agli interventi urgenti consistenti nell’acquisto di buoni spesa di alimentari e prodotti di prima necessità da destinare a nuclei familiari in difficoltà economiche. Quelli previsti dall’ordinanza del 24 marzo scorso della Protezione Civile per andare incontro ai nuclei familiari più poveri. Una serie di atti quelli che in una nota giunta a tutti gli enti del territorio di competenza, il luogotenente Luciano Fasolino ha chiesto di inviare per avviare tutti i riscontri necessari sulla titolarità e sulla regolarità delle assegnazioni decise da parte degli enti locali. Per cui è stato chiesto l’elenco complessivo di tutte le domande presentate dai partecipanti all’assegnazione di buoni spesa: l’elenco dei beneficiari di buoni spesa con relativo importo erogato : la copia dell’ autocertificazione sottoscritta e resa dai partecipanti all’assegnazione dei buoni spesa e ogni contatto con i responsabili del procedimento o collaboratori che si sono occupati della vicenda per eventuali spiegazioni o delucidazioni che saranno necessarie al prosieguo dell’accertamento avviato dalle Fiamme Gialle. Si tratta della prima iniziativa di accertamento da parte dei militari delle Fiamme Gialle agli ordini del colonnello Gennaro Ottaiano, che nei prossimi giorni si potrebbe estendere anche alle altre tenenze e Compagnie della provincia di Avellino. Nel mirino non ci sono solo le eventuali irregolarità nelle assegnazioni, quelle per cui sono state comunque prese in considerazione le autocerticazioni da parte dei soggetti richiedenti, ma anche le procedure che sono state seguite. Si tratta di casi e modalita’ che in provincia di Avellino non hanno avuto un’univocita’ di intervento e di attuazione. Ci sarebbero enti che non avrebbero proceduto al bando per le attività disponibili ad eseguire e ricevere i bonus alimentari ed altri comuni che hanno autorizzato convenzioni con attività al di fuori del territorio di residenza, di fatto, se non c’è attivita’ commerciale analoga nel paese sarebbe autorizzato e possibile, ma nel caso di attività presenti sullo stesso territorio comunale invece rappresenta una violazione delle stesse ordinanze che sono state emesse da parte del Governo, quelle in particolar sulla prossimità e sul divieto di spostarsi in altri comuni. Molto probabile che al termine degli accertamenti e anche in previsione di eventuali illeciti o abuso nella gestione dell’assegnazione, possa essere trasmessa un’ informativa alla Procura della Repubblica di Avellino sui fatti.
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