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Vibonese salta sponsor Unicusano! Una clamorosa svista, oppure una voluta omissione? Fatto sta che la Vibonese viene a perdere una cospicua sponsorizzazione. Per intenderci quella strappata dall’ormai ex dg Antonello Gagliardi al fondatore e attuale amministratore delegato della Unicusano Stefano Bandecchi, in occasione del suo tour elettorale a Vibo.
Come si ricorderà, in quella occasione la Vibonese era riuscita a ottenere una sponsorizzazione di 100mila euro. Cosa che fra l’altro tanto aveva fatto discutere (ma per “contrasti” interni al club rossoblù, a quanto si è visto). Adesso invece la notizia è quella che abbiamo già annunciato: Vibonese salta sponsor Unicusano.
Un passo indietro: la sponsorizzazione
Era stato appunto Antonello Gagliardi, nella veste di direttore generale della Vibonese, a ottenere la sponsorizzazione: 100 mila euro promessi da Bandecchi alla società rossoblù. Il tutto con qualche polemica, si diceva, per una presunta “mancata informazione” da parte di Gagliardi al presidente Caffo. “Per questa sponsorizzazione – ha detto Gagliardi nel corso della conferenza stampa nella quale si è difeso dalle accuse del patron rossoblù – sono stati quasi linciato dalla famiglia Caffo”.
Evidentemente qualcosa non ha funzionato, anche se lo stesso Gagliardi, sempre nella citata conferenza stampa, ha spiegato nel dettaglio come sono andate le cose per ottenere quella consistente somma. Il tutto grazie alla sua intuizione e della sua caparbietà e anche della generosità di Bandecchi.
Bandecchi a Vibo: «Contributo da 100mila euro per la Vibonese»
Una grande intuizione, quindi, e una cifra di spessore, ottenuta a beneficio della società rossoblù, con la quale si può ingaggiare il migliore bomber del campionato di Serie D, per esempio. Oppure acquistare un pullman per le trasferte di prima squadra e giovanili. Abbattendo alcuni dei costi fra l’altro esibiti dallo stesso Caffo in occasione della conferenza stampa tenuta per mettere all’indice l’operato del dg Gagliardi e del ds Ramondino.
E invece ribadiamo: Vibonese salta sponsor Unicusano. E adesso spiegheremo il perché, visto che è la stessa Università telematica a spiegare il tutto con un apposito comunicato stampa.
Vibonese salta sponsor Unicusano: ecco perché
“L’università Niccolò Cusano – si legge in una nota stampa – comunica la risoluzione del contratto di main sponsor con l’Unione Sportiva Vibonese Calcio S.r.l. a causa di gravi inadempienze contrattuali da parte della società calcistica. Con il presente comunicato, l’università si scusa con i tifosi e con tutti coloro che avevano riposto fiducia nel progetto congiunto, sottolineando che era convinta di collaborare con una squadra e una città meritevoli di attenzioni”.
E poi spiega: “La società calcistica ha omesso di associare il nome e l’immagine dell’Università a qualsiasi attività e iniziativa sportiva da essa svolte. Senza alcuna motivazione, venendo meno all’oggetto stesso del contratto di sponsorizzazione. È stato dunque necessario fare un passo indietro”.
Nessun logo della Unicusano
Finora la Vibonese, a onor del vero, ha fatto una sola uscita ufficiale, quella di venerdì 26 luglio, quando la squadra è stata presentata al nuovo sindaco Romeo in un apposito incontro svoltosi al Comune di Vibo.
In quella circostanza è stata regalata una maglietta al primo cittadino e una all’assessore Stefano Soriano. Dalle foto pubblicate sul canale social del club rossoblù non si evince la presenza sulla maglia di alcun logo che faccia riferimento alla Università Cusano.
Bisogna anche capire se gli accordi presi prevedevano una situazione del genere. Ma immaginiamo di sì, visto che nella scorsa stagione il logo della Unicusano è apparso sulla maglietta nelle partite della Vibonese. Al di là di tutto, stando così le cose si è perduta una somma rilevante. 90 mila euro, previsti per il 2024/25 che si aggiungono ai 10mila già elargiti per la stagione precedente. Somma che avrebbe consentito alla Vibonese di risolvere qualche problema. Davvero una strana vicenda, a maggior ragione nel momento in cui non si perde occasione, in qualsiasi incontro con la stampa e con la tifoseria, di evidenziare la mancanza di sostegno concreto per mantenere la squadra. Da capire se ci sono i margini per ricomporre il tutto, anche se quel comunicato parla chiaro.
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