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VIBO VALENTIA – Due le date cerchiate in rosso sul calendario: 22 giugno, termine ultimo per l’iscrizione in terza serie, e 8 luglio, giorno in cui, dopo la scure della Covisoc, il Consiglio federale ufficializzerà le squadre partecipanti alla serie C. Lo scorso anno saltarono in quattro: Carpi, Casertana, Novara e Sambenedettese furono escluse dalla Covisoc e non iscritte al campionato. Numero che potrebbe aumentare in estate, tra fallimenti, conti che non tornano, provvedimenti disciplinari ed esclusioni. Si prevede un’altra estate torrida, insomma.
Riammissione
Come saranno completati gli organici in caso di eventuale carenza? In due modi, con la riammissione o con il ripescaggio.
Si opterà per la prima soluzione soltanto in un caso, qualora al 22 giugno prossimo saranno meno di sessanta i club iscritti al campionato, secondo una graduatoria che tiene conto dei punti ottenuti al termine della regular season dalle squadre retrocesse. Definita, quindi, la classifica per eventuali riammissioni: davanti c’è la Pistoiese, con 36 punti. Poi Fermana (35), Seregno (34) e Giana Erminio (34). Seguono Legnago (30), Grosseto (30) e Paganese (27). Ultima la Vibonese (22), per la società di via Piazza d’Armi sono pressoché nulle le possibilità di essere riammessa in C: otto società dovrebbero rinunciare a presentare domanda di iscrizione, troppe nonostante la crisi (in B comunque, i tifosi di Reggina e Benevento sono in ansia).
Ripescaggio
Il Monterosi Tuscia ha il problema dello stadio. Caso spinoso. Più complicata la situazione del Teramo, dopo i problemi giudiziari della proprietà. Corsa contro il tempo per la Pro Patria alle prese con il cambio di proprietà, situazione in stand-by per la Triestina dopo la scomparsa del suo presidente. Nessuna novità sostanziale a Siena, resta alla ricerca di nuovi acquirenti anche l’Acr Messina, dopo che il presidente Sciotto ha manifestato l’intenzione di mollare. Difficoltà pure per l’Imolese.
In serie C non mancano i problemi, dopo il 22 giugno l’aria diventerà davvero incandescente: l’1 luglio la Covisoc comunicherà l’esito della verifica sulla documentazione presentata e l’8 luglio il Consiglio federale formalizzerà le squadre ammesse al campionato di serie C. Assai probabile, a questo punto, una carenza di organici e per le colmare le vacanze si procederà con i ripescaggi, secondo un criterio che manterrà l’alternanza come in passato cambiando però l’ordine: priorità alle eventuali seconde squadre di serie A, poi le retrocesse e, infine, le vincenti dei play off di serie D, secondo una graduatoria compilata seguendo tre specifici parametri, classifica finale, tradizione e sportiva e media spettatori.
Graduatoria
Tra le retrocesse, dall’elenco dei ripescabili vanno escluse Giana Erminio, Legnago, Pistoiese e Paganese, poiché già ripescate nelle ultime cinque stagioni. Per gli eventuali ripescaggi, in rigoroso ordine di classifica stilata tenendo conto dei tre parametri, tra le retrocesse posso sperare soltanto in quattro: Fermana (6,50 punti), Grosseto (4,75), Seregno (4,75) e Vibonese (1,75).
Le altre
L’ostacolo maggiore è rappresentato dal contributo a fondo perduto di 300mila euro che le società dovranno versare per il ripescaggio, a cui si aggiungono altri 300mila euro dalla fideiussione. Un esborso pesante, che non tutti possono permettersi. Anche per questo, c’è silenzio assordante intorno alla Fermana, retrocessa dopo i playout contro la Viterbese. Chi, invece, non ha perso tempo dopo l’ultimo posto nel girone B è il Grosseto, che già da giorni ha annunciato le proprie intenzioni di «fare il possibile per un eventuale ripescaggio». Culla la speranza di un ripescaggio anche il Seregno. In D, invece, in attesa della Torres che dovrà disputare ancora la fina play off, ad ostacolare le vincenti dei play off ci sono problemi forse insormontabili. I dirigenti del Lentigione, per esempio, hanno reso noto che non presenteranno domanda di ripescaggio: insostenibile l’esborso di 300mila euro a fondo perduto. Stessa cosa per Poggibonsi e per Union Clodiense. Niente da fare per la Cavese, già ripescata, per la Sambenedettese, esclusa lo scorso anno, e per Francavilla e Casatese, che non hanno lo stadio a norma per la Serie C. Resta alla finestra il Varese, che tiene aperte le porte al ripescaggio in Serie C. Staremo a vedere, ma la Vibonese ci spera.
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