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Il suo nome è legato agli anni d’oro della Vibonese. Anni ruggenti, quando al seguito della squadra c’era sempre tanta gente. Anni di salite e di discese, vissuti fra i campionati dilettantistici calabresi, dove fin da subito Carmelo Fuscà si era fatto apprezzare per i modi pacati e gentili, per la passione e per la voglia di fare. Per tutti era diventato il “Commendatore” e da tutti ha sempre avuto stima e rispetto. La sua scomparsa ci allontana sempre di più da quel calcio, fatto di campi polverosi, di domeniche allo stadio, di viaggi in macchina per seguire la squadra. Alla figura del “Commendatore” Carmelo Fuscà sono legati i ricordi più belli della Vibonese, quella capace di salire in pochi anni dalla Prima categoria in Serie D e di riempire puntualmente ogni domenica, che si giocasse con il Melicucco, piuttosto che con la Vigor Lamezia, gli spalti del Luigi Razza. Uno stadio, quest’ultimo, imbattuto per cinque anni verso la fine degli anni novanta.

Capace di tenere buoni rapporti con tutti, ascoltato e riverito, Carmelo Fuscà ha instaurato nel corso della sua ultra quarantennale attività calcistica una lunga serie di rapporti e oggi sono in tanti a piangerne la scomparsa, evocandone i bei ricordi legati indissolubilmente alla sua persona. Appena appresa la notizia della scomparsa, sul web ha avuto inizio la serie dei saluti e dei pensieri, dei ricordi e degli attestati di stima da parte di amici e dirigenti, ex calciatori e allenatori, che hanno avuto modo di apprezzarne la figura.

Persona dotata di grande carisma, amava poco le luci della ribalta, però sapeva muoversi benissimo nei meandri del calcio regionale e nazionale, dove con il tempo ha riscosso via via sempre maggiori consensi, tanto da diventare, dopo aver lasciato la Vibonese, un componente del Comitato Interregionale. L’allora commissario straordinario Tavecchio lo aveva voluto all’interno della Lnd. Carmelo Fuscà, infatti, per alcuni anni è stato il responsabile dei commissari di campo. Era lui a individuare le figure idonee da mandare sui campi della Serie D di tutta Italia. Cosa che comportava un’ampia conoscenza delle dinamiche e delle situazioni relative al calcio nazionale dilettantistico.

Scompare, dunque, una figura che ha scritto per davvero pagine e pagine di storia del calcio calabrese e non solo. Dirigente benemerito Figc e Coni. Lo ricordano con nostalgia i tifosi della Vibonese e tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Con Carmelo Fuscà se ne va un pezzo di storia consistente del calcio vibonese e calabrese.

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