Serge Traorè giovane calciatore del Soriano, formazione di Eccellenza
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Piccole tappe che formano poi un percorso costellato da soddisfazioni, anche perché i traguardi più belli arrivano grazie alla dedizione e alla voglia di dimostrare che con le proprie forze si può arrivare davvero in alto. Serge Traorè, classe 2001, interessante prospetto del Soriano, tutto questo lo ha sempre portato avanti con il silenzio.
Eppure la carriera calcistica del ragazzo, arrivato in Italia nel giugno del 2016 dalla Costa D’Avorio, inseguendo il sogno di sfondare nel calcio, non è stata sempre rosea ma contornata da tante difficoltà e sacrifici.
LE DIFFICOLTÀ INIZIALI
Il giovane talento viene scoperto dal mister dell’under 15 della Vibonese Raffaele Pellicanò, in un campo di calcetto di periferia. Capisce subito che quel ragazzino ha qualche numero.
L’estro dell’allora quindicenne immigrato assieme al padre sembrava macchiato da un destino crudele che gli impediva di sbocciare ed esprimersi nella lingua che lui conosceva più di tutti: quella del pallone. È sempre stata la burocrazia, infatti, il più grande ostacolo tra la dedizione e la carriera del ventenne. Molti, infatti, furono i provini senza seguito, come quello con il Cosenza Under 17 (organizzato dall’allora mister del Filadelfia, Francesco Marasco) o quello con le giovanili della Vibonese.
GLI ESORDI NELLE FILA DEL SORIANO
La pioggia però, prima o poi doveva fare posto al sole e allora ecco che, dopo il sudato tesseramento, è il club vibonese del Soriano a decidere di puntare su quel talentino che, a suon di prestazioni, è riuscito finalmente a mostrare al calcio calabrese tutta la sua voglia di emergere non per far valere il proprio ego, bensì per i sacrifici fatti nell’alimentare una passione che sembrava avergli voltato le spalle.
Per adesso gioca in Eccellenza e con buoni risultati. Magari con il tempo arrivare anche il salto in qualche categoria superiore.
IL FUTURO: «QUALUNQUE SCELTA SORIANO RESTERÀ CASA MIA»
Quella appena conclusa è stata la sua ultima stagione da under e allora ecco che è lo stesso Traorè ad aprirsi tra passato, presente e futuro: «L’obiettivo è sempre quello di lavorare duro agli allenamenti per una mia ulteriore crescita calcistica. Nella mia avventura a Soriano ricordo con molto piacere il gol contro il Gallico Catona che regalò poi la salvezza alla squadra. Quel giorno parlai sia con il mister che con il presidente, percependo tanta fiducia nei miei confronti e, grazie a Dio, alla fine l’ho ripagata nel migliore dei modi».
Per quanto riguarda il futuro «le offerte non mancano mai ma, al momento, preferisco non parlare sul fatto se rimarrò o meno a Soriano. Una cosa però è certa e cioè che in tutti questi anni ho rifiutato diverse piazze per stare in rossoblù, perché qui ci sono persone che mi vogliono davvero bene e che tengo nel cuore. Giocare in categorie superiori, dove sarò ancora under, sarebbe un ottimo passo per me e, se non dovessi avere proposte del genere, valutando comunque vantaggi e svantaggi, Soriano rimarrebbe comunque casa mia».
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