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Christian De Sica

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VIBO VALENTIA – Una delle maggiori icone del cinema italiano a partire dagli anni ’70, sempre sulla cresta dell’onda. Attore poliedrico, anche se ha legato la sua carriera principalmente alla commedia all’italiana, il 5 gennaio scorso Christian De Sica ha spento le 70 candeline.

Per il figlio d’arte di papà Vittorio, vero e proprio mostro sacro della celluloide tricolore, questa è stata anche l’occasione per fare un bilancio della propria vita e del proprio percorso artistico. Che ha anche toccato Vibo Valentia.

In che modo? Nell’intervista rilasciata al quotidiano romano Il Messaggero, l’artista infatti racconta un aneddoto professionalmente (e umanamente) non proprio piacevole.

Alla domanda del giornalista Gloria Satta su quale fosse stato il suo più grande flop, il celebre attore romano non ha avuto dubbi, tirando in ballo la città calabrese: «Avevo 21 anni e conducevo una serata a Vibo Valentia, con giacca rosa e capelli lunghi. Cantavo una canzone francese, “Chaînes”, cioè “Catene”, e la gente mi urlava “Ricchione”».

Non proprio un bel ricordo di Vibo Valentia per l’attore di cinema e televisione, nonché regista e doppiatore nelle sale dal 13 dicembre del 2020 con il film “In vacanza su Marte” in coppia con Massimo Boldi col quale ha formato un sodalizio artistico nato fin dagli anni ’80 e consolidatosi in particolare a partire dal decennio successivo, prima della rottura del 2005, e il riavvicinamento nel 2018, dopo 13 anni.

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