Giuseppe Romano, la moglie Eleonora Marcello e il presidente Aurelio De Laurentiis
2 minuti per la letturaPIZZO – Continua il soggiorno a Vibo e provincia di Aurelio De Laurentiis (LEGGI). Dopo essere stato notato, ieri mattina, fare la spesa al market Baldo, a Vibo Marina, il presidente del Napoli ha fatto tappa in serata presso uno dei più eleganti locali del Vibonese all’insegna della buona cucina: il “Me Restaurant”, sito lungo l’ex statale 522, gestito dallo chef Giuseppe Romano con la moglie Eleonora Marcello.
E il celebre imprenditore del Cinema è solo l’ultimo vip che frequenta il Me Restaurant: appena pochi giorni addietro hanno fatto tappa l’attore Giuseppe Zeno, originario proprio di Vibo Marina dove torna ogni estate, con la moglie Margareth Madè; il cantante Den Harrow (vero nome Stefano Zandri) che andava per la maggiore negli anni ’80 nella musica disco, ma anche Enrico Derflingher, tra i cuochi più prestigiosi al mondo, e già Chef dei Reali inglesi e della Casabianca.
Pur non essendo amante – per come dallo stesso riferito – degli assaggini, alla fine è rimasto conquistato dalla professionalità ai fornelli dello chef Romano e da un’altra eccellenza del territorio: il vino delle “Cantine Benvenuto”.
A raccontare qualche aneddoto della serata è lo stesso Chef, attivo in provincia di Vibo ma napoletano di origine e tifoso del Napoli come De Laurentiis, per il quale ritrovarsi davanti il presidente azzurro è stata un’emozione non da poco: “Il presidente – ha detto – è una persona vulcanica, schietta, come la si vede in tv. Appena è arrivato mi ha detto: “Non amo molte le cucine di piccoli assaggi ma sono più pastaiolo”.
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«E quindi – ha proseguito – ho preparato sei assaggi di pasta: quella con una crema di “Suriaca di Caria” e cozze, seguita da uno spaghetto nero con doppia consistenza di pomodorino giallo, vongole veraci e salsa di caciocavallo fermentata; si tratta di un piatto che rappresenta il territorio: lo spaghetto nero la terra vulcanica dello Stromboli, il pomodorino giallo i “Tramonti di Ulisse”, vongole veraci il mare e infine il caciocavallo la vicinanza di Monte Poro al mare. Alla sommità ci poggiamo un foglio di “Obulato” (a base di amido trasparente) che rappresenta purtroppo la tanta plastica nel mare».
Lui ha apprezzato tutto ed anche lo Zibibbo, che inizialmente non voleva bere, tant’è che dopo averlo assaggiato ha voluto il numero di telefono di Giovanni Benvenuto che ha chiamato per congratularsi con lui e al quale ha chiesto un ordine del suo prodotto. E proprio con Giovanni riusciamo a creare qualcosa di positivo per il territorio perché puntiamo sulla qualità e sulla voglia di crescere. In chiusura il Tartufo. Lo abbiamo coccolato, insomma, in quella che resterà una serata indimenticabile”, ha concluso Romano.
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