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Un momento della protesta

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NICOTERA – «Acqua, mare, degrado e spazzatura…La lotta si fa dura…Siamo alla frutta marcia. Chiediamo di interloquire con Oliverio affinché onori gli impegni mai mantenuti. Raggiungeteci! Stiamo bloccando il bivio Rosarno-Nicotera-Vibo».

Questa la piattaforma di rivendicazione che i cittadini del Movimento 14 luglio stanno sostenendo durante l’occupazione della statale 18 in atto nel corso della mattinata di oggi 14 agosto. Quegli stessi cittadini che l’altra sera in Marina, dopo l’efferata esecuzione di Francesco Timpano, 44 anni, assassinato a colpi di arma da fuoco sul lungomare (SCOPRI TUTTI I CONTENUTI SULL’OMICIDIO DI FRANCESCO TIMPANO), hanno annullato un appuntamento dell’estate nicoterese per dare spazio ad un sit in di protesta contro la ‘ndrangheta che tiene in pugno il territorio e lo stato che il pugno non lo batte da tempo.

Non è la prima volta che il movimento citato dà battaglia al combinato disposto di malaffare e istituzioni, assenti, che tiene il territorio in una morsa di disservizi e disagi di ogni genere. Il sodalizio deve il suo nome alla giornata del 14 luglio di due anni fa, quel 2016 durante il quale era ancora in carica l’amministrazione Pagano, poi sciolta per mafia, quando i suoi attivisti hanno occupato palazzo Convento, sede del comune, a seguito delle condizioni disastrose del mare. Quest’anno si sta ripetendo lo stesso cliché, con attori istituzionali sulla carta con maggiore capacità di incidere, ma il mare è ancora disastroso, i rifiuti sono per strada e i criminali operano con estrema facilità. I cittadini sono stanchi ed il Movimento 14 luglio ne interpreta le istanze, mentre qualcuno, nell’ombra e in un assordante silenzio, prepara le liste per le prossime elezioni del 21 ottobre.

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