L'ospedale di Vibo Valentia
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – La tormentata vicenda del reparto di ortopedia dell’ospedale Jazzolino ha registrato ieri uno step positivo: a rimpolpare l’organico dei medici, ridotto da mesi (meglio, da qualche anno) al lumicino, arriveranno alcuni medici da fuori provincia che affiancheranno i quattro in servizio.
La soluzione, non certo esaustiva ma comunque, in grado di assicurare al reparto di continuare l’attività, è stata decisa nel corso dell’incontro, tenuto ieri in Regione, all’indomani della notizia dell’avvenuta chiusura (così almeno titolava qualche organo di stampa) del reparto.
All’incontro, convocato dal consigliere vibonese del Pd Michele Mirabello nella sua veste di presidente della commissione sanità, hanno partecipato il presidente Oliverio e Antonio Belcastro, dirigente del dipartimento tutela della salute. La soluzione sopra citata andrà avanti fino a quando non saranno stati espletati i concorsi già avviati.
Il caso ortopedia era esploso già un paio d’anni addietro (il Quotidiano del Sud se n’è occupato ripetutamente, spesso in perfetta solitudine) quando alla ridotta presenza di medici in servizio si è aggiunto il pensionamento dello storico primario Michele Soriano e di alcuni suoi stretti collaboratori. Insomma, altri buchi nell’organico, mai colmati per via del blocco delle assunzioni imposto dal piano di rientro.
Dunque, non chiusura ma attività certamente molto ridotta, soprattutto riguardo agli interventi operatori. Con intuibili disagi per gli utenti. Quando, lo scorso anno il commissario regionale Scura diede finalmente l’ok all’avvio dei concorsi, alcuni andarono deserti, segno inequivocabile che per i medici Vibo non è una sede appetibile.
Sul reparto pesano però anche, e molto, le prescrizioni dei carabinieri del Nas che, a seguito di un attento sopralluogo, riscontrarono diverse criticità di vario genere e gravità, per rimuovere le quali l’Asp ha bisogno di soldi che allo stato non ha, quanto meno non completamente. La soluzione trovata ieri, spiega il presidente Mirabello, prevede che già da lunedì prossimo, e fino all’espletamento dei concorsi, all’ortopedia di Vibo giungano a prestare servizio alcuni primari e medici da Cosenza e Catanzaro. Ciò grazie ad un’apposita convenzione che si sta cercando di siglare anche con altre Asp della regione. «In tal modo – commenta – si eviterà la paventata chiusura e il reparto potrà continuare l’attività, al servizio dell’utenza».
La vicenda è stata ieri al centro di un pepato botta e risposta col senatore di Fi Giuseppe Mangialavori il quale, ricordando che Mirabello da cinque anni fa parte della maggioranza alla Regione, ha bollato l’incontro come un’iniziativa ridicola e intempestiva. L’esponente democrat ha prontamente replicato che l’attuale grave carenza di medici deriva direttamente da quel blocco del turnover «decretato in Calabria proprio dalla coalizione di cui faceva parte Mangialavori, con Scopelliti che chiese ed ottenne dal governo “amico” il commissariamento».
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