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Decreto ingiuntivo della Regione per le somme relative al contributo del 2021, continua a piovere sul bagnato per il Sistema bibliotecario Vibonese. Il mese scorso il blitz della Gdf

PRIMI effetti, evidentemente, del blitz della Guardia di Finanza presso il sistema bibliotecario. La Regione – nello specifico il Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità, ha trasmesso al Sistema bibliotecario vibonese un decreto ingiuntivo per un ammontare di 63mila euro per il contributo erogato a titolo di anticipazione a favore dell’ente per l’annualità 2021.
Piove quindi sul bagnato per il Sbv, alle prese con debiti e inchieste giudiziarie aventi ad oggetto le pregresse gestioni dello stesso.

Solo qualche settimana addietro, infatti, il blitz della Guardia di finanza che ha portato all’acquisizione della documentazione contabile, nonché i verbali delle assemblee e i mandati di pagamento. Dalle carte sarebbe risultata assente non solo la rendicontazione degli ultimi tre anni, ma anche la documentazione che attesta i bilanci dello stesso segmento temporale. In più, la Regione aveva chiesto la restituzione dei fondi a suo tempo assegnati al Sbv (che promuove il Festival Leggere&Scrivere) e non rendicontati (60mila euro circa). Ed è proprio questa la cifra oggetto del decreto ingiuntivo emesso dalla Regione dopo che l’istanza di restituzione delle somme era rimasta inevasa dall’ente.

IL DECRETO INGIUNTIVO DELLA REGIONE CONTRO IL SISTEMA BIBLIOTECARIO VIBONESE

La Regione aveva erogato le risorse a seguito dell’approvazione del Piano Integrato Cultura da parte dell’allora Giunta Spirlì nel 2021. Per mezzo del Piano la Regione aveva riconosciuto il contributo finalizzato al sostegno per il funzionamento del Polo Sbv. A novembre dello stesso anno gli uffici regionale avevano approvato lo schema di atto di adesione ed obbligo ed assunto un impegno di spesa di 90mila euro in favore del Sistema per una serie di specifiche finalità culturali. Sistema che si era impegnato a realizzare l’attività assegnata entro il 31 dicembre successivo ed a trasmettere la relativa rendicontazione entro e non oltre 60 giorni dalla chiusura delle attività. Pertanto era stata liquidata la somma di euro 63mila euro a titolo di anticipazione del contributo riconosciuto.

Ma nonostante gli accordi, ad agosto del 2022 la rendicontazione delle spese non era stata trasmessa. Tant’è che il Dipartimento istruzione della Regione aveva sollecitato l’ente a provvedere. Anche in questo caso nulla da fare e a settembre scatta l’avvio del procedimento di revoca dei fondi e la risoluzione del rapporto per inadempimento degli obblighi di trasmissione della rendicontazione e di chiusura delle attività finanziate.

IL PIANO DI RIENTRO DEL DEBITO BOCCIATO DALLA REGIONE

Solo il 25 luglio scorso, sotto la presidenza Signoretta, il Sistema ha trasmesso una documentazione. Ma non afferente a quella richiesta dalla Regione, quanto invece attestante un piano di rientro del debito. Piano, però, dichiarato inaccettabile dagli uffici della Cittadella poiché carente delle necessarie attestazioni a garanzia della sostenibilità dello stesso (non c’erano di fatto garanzie che potesse essere realizzato) e della dichiarazione che attesti l’obiettiva difficoltà economica per come previsto dalla normativa regionale di riferimento.

Siccome l’ente bibliotecario non ha provveduto a restituire, ad oggi, la somma liquidata a titolo di anticipazione del contributo e non ha promosso ricorso avverso il decreto di revoca e recupero somme, il credito è risultato anche giuridicamente certo nella sua esistenza, liquido ed esigibile. E pertanto ecco la notifica presso gli uffici di Palazzo Santa Chiara del decreto ingiuntivo del Dipartimento regionale per l’importo di 63mila euro.  

Insomma, come detto, l’immagine di quello che doveva essere un riferimento per il settore bibliotecario calabrese continua ad essere sempre più offuscata a causa di gestioni passate quantomeno discutibili visto che sono finite nel mirino di Polizia Municipale e Finanza.

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