L'Orchestra sinfonica della Calabria durante una esibizione all'Auditorium dello Spirito Santo, a Vibo
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 “IL CDA DELL’ORCHESTRA SINFONICA DISINTERESSATO ALLE NOSTRE RETRIBUZIONI”
- 2 “ISTITUZIONI, SPONSOR E AMANTI DELLA MUSICA RIDIANO VITA A QUESTO PROGETTO”
- 3 LA PRESENZA DELL’ORCHESTRA SINFONICA CONNESSA AL CONSERVATORIO E AL NUOVO TEATRO DI VIBO
- 4 I PROFESSORI D’ORCHESTRA SINFONICA: “VIBO TORNI AD ESSERE PROTAGONISTA NEI CIRCUITI CULTURALI”
Nuovo capitolo nella vicenda che riguarda l’Orchestra sinfonica della Calabria, con sede a Vibo: anche i 26 professori di musica che la compongono prendono posizione e rivendicano i mancati emolumenti ma lanciano un appello: “Non lasciamo cadere nel vuoto questa istituzione”
VIBO VALENTIA – In un contesto di polemiche che ha visto protagonisti grandi nomi della musica come Salvatore Accardo e Alberto Veronesi, anche (e soprattutto per certi versi) i professori dell’Orchestra Sinfonica della Calabria, che ha sede a Vibo, prendono la parola per richiamare l’attenzione su una questione spesso trascurata: il loro destino.
Attraverso una lettera aperta, i 26 musicisti denunciano la mancata ricezione delle retribuzioni per gli anni 2022 e 2023, nonostante il lavoro svolto con passione e dedizione: “In questa polemica tra colossi della musica – scrivono – nessuno sembra considerare la nostra posizione, quella di lavoratori che hanno creduto in un progetto culturale importante per il territorio”.
Un progetto abbandonato. I musicisti lamentano l’assenza di risposte da parte del Consiglio di Amministrazione e del presidente dell’orchestra, ruolo che spetta al sindaco pro tempore di Vibo Valentia e criticano la gestione che ha portato al ritiro dei fondi destinati all’orchestra e sottolineano l’incertezza sull’esistenza stessa di un organismo che possa ancora definirsi “Orchestra Sinfonica della Calabria”.
“IL CDA DELL’ORCHESTRA SINFONICA DISINTERESSATO ALLE NOSTRE RETRIBUZIONI”
La denuncia si estende al mancato supporto istituzionale e alle difficoltà che derivano dalla scarsità di risorse, situazione che rischia di lasciare la città senza un’attività musicale strutturata: “Perché nessuno del Cda si è preoccupato di farci avere le retribuzioni, per alcuni parziale e per altri integrale del lavoro svolto con impegno e dedizione. Ci chiediamo e chiediamo allo stesso Cda, se ad oggi, vi è ancora un organismo che può essere definito Orchestra Sinfonica della Calabria? E se c’è, vi è qualcuno che attualmente lo gestisce? Quesiti legittimi e di trasparenza per noi musicisti e per i cittadini che hanno creduto in questo bellissimo progetto e necessitano risposte chiare dai responsabili di quanto avvenuto”.
“ISTITUZIONI, SPONSOR E AMANTI DELLA MUSICA RIDIANO VITA A QUESTO PROGETTO”
I professori, tuttavia, non si arrendono e rivolgono un appello alle amministrazioni, agli sponsor e agli amanti della musica, affinché si possa ridare vita a un progetto che rappresentava un punto di riferimento culturale per tutto il territorio: “Questa nostra lettera può apparire velleitaria o un vano tentativo di alcuni giovani che non vogliono arrendersi e non vogliono accettare di stare in silenzio, impegnandosi a dare voce a una categoria che per alcuni può apparire con un ruolo meno importante nella società, dimenticando spesso che l’arte è il cibo dell’anima e senza dubbio la musica è lo specchio di una società. Davvero vogliamo che Vibo Valentia e tutto il territorio provinciale rimanga senza un punto di riferimento riconosciuto nel settore musicale o che tutto il nostro lavoro sia reso vano da altri attori che, evidentemente, non combattevano la nostra stessa battaglia?”.
Una situazione “inaccettabile”, commentano i professori d’orchestra che, pertanto, chiedono “ancora risposte a chi è in grado di darcele. Chiediamo, soprattutto, a tutti i gentili lettori di non dimenticarci e di non dimenticare che noi possiamo essere motivo di rilancio e volano non semplicemente economico, ma soprattutto culturale per tutto il territorio.”
LA PRESENZA DELL’ORCHESTRA SINFONICA CONNESSA AL CONSERVATORIO E AL NUOVO TEATRO DI VIBO
La lettera pone l’accento sull’importanza della musica per il progresso sociale e culturale, sottolineando come l’orchestra avrebbe potuto – e potrebbe ancora – essere un elemento chiave per il rilancio della città e della provincia e ricorda il valore formativo del Conservatorio “Torrefranca”, un’istituzione che ha formato talenti riconosciuti a livello internazionale e che potrebbe essere il cuore pulsante di un teatro cittadino: Ad oggi il comune di Vibo Valentia ha un teatro in attesa di riapertura, con l’aiuto di tutti gli innamorati dell’arte e della musica potremmo, insieme al Conservatorio ed altri musicisti di rango emigrati, essere nuovamente il centro nevralgico della cultura di tutta la provincia. Un teatro ha bisogno di un’orchestra stabile – proseguono – e questa dovrebbe essere formata dai giovani musicisti del territorio, valorizzando così le eccellenze locali e creando opportunità per il futuro”.
I PROFESSORI D’ORCHESTRA SINFONICA: “VIBO TORNI AD ESSERE PROTAGONISTA NEI CIRCUITI CULTURALI”
Nel loro messaggio, i musicisti invitano la cittadinanza a non dimenticare il loro contributo e a sostenere la loro battaglia per il riconoscimento di un diritto basilare: quello di essere retribuiti per il lavoro svolto. L’appello è anche rivolto agli enti pubblici e privati, affinché investano in un progetto culturale che potrebbe diventare un simbolo di rinascita per una terra spesso relegata ai margini. “Vogliamo che Vibo Valentia torni ad essere protagonista nei circuiti culturali – concludono – e che il nostro impegno non sia reso vano. La musica è lo specchio di una società e senza di essa non può esserci progresso”.
L’appello dei 26 professori dell’Orchestra sinfonica della Calabria è una testimonianza di speranza, ma anche una richiesta di giustizia e trasparenza e la città di Vibo, con il suo teatro ancora in attesa di riapertura, potrebbe trasformare questa crisi in un’opportunità, ritrovando nella musica e nella cultura il motore di una rinascita tanto attesa.
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