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Una giornata indimenticabile per la storia della città di Vibo Valentia con l’inaugurazione della Casa Museo Murmura, nel palazzo in cui visse l’indimenticato senatore vibonese. Al suo interno il tempo sembra essersi fermato


VIBO VALENTIA – Da domenica mattina è ufficialmente realtà la nuova veste culturale che assumerà lo storico Palazzo Murmura, sito su corso Umberto I, a Vibo Valentia, diventato Casa Museo Antonino e Maria Murmura visitabile il lunedì e il venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30, previa prenotazione presso la segreteria della Fondazione. Al suo interno il tempo sembra essersi fermato e non è difficile restare affascinati dalla mole impressionante di libri, volumi, documenti, quadri e quant’altro che fanno di questo Museo un unicum anche per via dei suoi giardini incantevoli.

ROMEO: “PALAZZO MURMURA HA FATTO LA STORIA DI VIBO VALENTIA”

Tantissimi i convenuti alla cerimonia di inaugurazione svoltasi nell’atrio dell’abitazione, introdotta dai saluti del sindaco Enzo Romeo: «Questo palazzo è una casa che ha visto la storia di Vibo, nobile e popolare, perché la famiglia Murmura ha saputo unire queste due identità sentimentali. Una città che ha vissuto questa dimora, inserita tra quelle storiche nazionali».

Quindi dal primo cittadino il ricordo della figura del senatore Antonino Murmura: «Un uomo sempre vicino al popolo e alle esigenze della città, che ha fatto diventare Provincia quando i catanzaresi non vedevano di buon grado questa scissione. Ha combattuto affinché ciò potesse avvenire. Ho registrato un video dove racconto la sera della mia elezione a primo presidente della Provincia, quando vidi il senatore in un angolo. Mi avvicinai e ci abbracciammo, piangendo. Questa è una giornata rilevante anche dal punto di vista culturale, perché una casa così importante che diventa museo si dona alla città che merita molto di più di quello che ha».

Ha, quindi, preso la parola Maria Folino Murmura, presidente della Fondazione Murmura: «Dove non c’è memoria non c’è futuro. Viviamo attraverso la memoria e, così, possiamo costruire il futuro – ha affermato – La casa è del ‘700, ha subito lavori di ristrutturazione e ha interesse perché la costruzione segue le regole architettoniche dei Borbone, che avevano studiato come poter ottemperare ai terremoti. Noi detentori di palazzi antichi, non ne siamo proprietari, ma custodi e abbiamo il dovere di farne partecipi tutti, anche affrontando difficoltà economiche, ma con entusiasmo».

NELLA CASA MUSEO MURMURA ANCHE VOLUMI DEL ‘700

Tra le diverse sale «quelle più importanti sono la biblioteca e l’archivio di mio marito – ha specificato Maria Folino Murmura – In biblioteca stiamo cercando di catalogare tutti i volumi con illustrazioni del ‘700 e ‘800. Mio marito portava sette, otto libri al giorno e io li sistemavo, creando biblioteche. L’archivio, a cura della nostra storica segretaria Caterina, è composto da 47 mila pratiche, non solo del territorio locale, ma nazionale. Volevo eliminare qualcosa, poi monsignor Filippo Ramondino, grande archivista, mi ha consigliato di non toccare niente. Speriamo che lo spazio ci aiuti, perché abbiamo altri volumi anche a Roma».

NELLA CASA MUSEO MURMURA NEL CENTRO STORICO DI VIBO PRESENTI ANCHE INDICAZIONI PER I NON VEDENTI

In seguito si è svolta la benedizione a cura di monsignor Filippo Ramondino: «Un bel momento di comunità cittadina – ha sottolineando – nella speranza che Casa Murmura, che fu dimora del senatore Antonino, diventi un focolare di cultura, memorie e vitalità e non solo per Vibo Valentia perché un museo non serve solo a mostrare, ma anche a dimostrare».
In conclusione Anna Murmura, dopo avere portato i saluti delle personalità assenti per avverse condizioni meteorologiche e aver sollecitato il sindaco sull’apertura del Parco Archeologico «per attirare sempre più turisti», ha condotto i partecipanti in visite guidate all’interno dei vari spazi che compongono il Palazzo, dotato anche di indicazioni e piste tattili per non vedenti e di una sala multimediale, dove si possono ascoltare e vedere vari contributi.

QUALCHE NOTA BIOGRAFICA DEL SENATORE DI VIBO ANTONINO MURMURA

Nato a Vibo Valentia nel 1926, e ivi deceduto nel 2014, il senatore Antonino Murmura, è il padre della Provincia di Vibo Valentia, obiettivo di una vita i cui documenti sono gelosamente custoditi proprio nella casa museo. Vibonese fino al midollo, l’indimenticato parlamentare si è laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti all’Università Federico II di Napoli e da subito è diventato esponente della Democrazia Cristiana. È diventato sindaco di Vibo Valentia nel 1952, consigliere ed assessore provinciale nel 1960 e di nuovo sindaco nel 1964.

Senatore della Repubblica dal 1968, è stato confermato per sette legislature fino al 1994, oltre ad essere stato presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato dal 1977 al 1983, presidente del Comitato pareri della Prima Commissione in tutte le legislature dal 1979 al 1992 e componente dal 1998 al 2001 della Commissione Stato-Regione della Valle d’Aosta per le norme di attuazione dello Statuto regionale. Ha partecipato ai lavori per la riforma dello Statuto regionale della Calabria ed è stato, nel 2004 al momento della sua istituzione, presidente dell’Ente Parco regionale delle Serre in Calabria. Dal 2012 ha aderito al Partito Democratico.

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