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L’ANFI, Associazione nazionale felina italiana, è, dallo scorso febbraio, presente anche in Calabria con una sua sezione.
La costituzione della sezione regionale è stata annunciata con grande soddisfazione dal presidente Rodolfo Genovese, gestore a Vibo Valentia dell’allevamento Mc Rudolph specializzato in British sia Short che Long Hair, dalla segretaria Noemi Rondinelli e dal tesoriere Antonio Linardi, titolare dell’allevamento gatti Sphynx senza pelo Masterblaster di Cosenza. Con loro la Calabria potrà, così, contare su due delegati nazionali che contribuiranno all’elezione del Consiglio Direttivo Nazionale Anfi. Sui social sarà presto attivo uno spazio attraverso cui promuovere la campagna per il tesseramento 2022, rivolta a tutte le persone che condividono questa passione e sono interessati alla diffusione della cultura gattofila, alla promozione della cura e della convivenza con i gatti di ogni genere e alla tutela e conservazione del gatto di razza.
I soci organizzeranno, in seguito, eventi espositivi e divulgativi che permettano anche di conoscere gli aspetti sanitari, psicologici e burocratici con cui è necessario avere dimestichezza per convivere in armonia con questi nobili animali.
«Lo scopo ultimo – hanno dichiarato i soci dell’Anfi – è quello di diffondere sempre di più l’amore e la conoscenza del mondo felino in una regione in cui troppo spesso assistiamo ad episodi di indifferenza e addirittura crudeltà nei confronti degli animali. Perché da loro, invece – hanno concluso dall’Anfi – abbiamo solo da apprendere: la bellezza, la gentilezza, l’eleganza, la dolcezza sono solo alcuni dei valori che ci insegnano e che abbiamo il dovere di ripagare con le giuste cure, il dovuto rispetto e tutta la protezione che possiamo garantirgli».
L’associazione felinofila Anfi è nata nel 1934 con sede centrale a Torino al fine di promuovere e regolamentare l’allevamento dei gatti di razza sul territorio nazionale, di studiare e salvaguardare tutte le varietà feline e di occuparsi di patrocinio e organizzazione di eventi ed esposizioni. Inoltre, nel 2005 l’Anfi è stata autorizzata dallo Stato italiano alla gestione del libro genealogico del gatto di razza.
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