X
<
>

Davide Valente

Share
3 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Il mondo del lavoro è sempre più disperatamente chiuso e incapace di offrire garanzie di sicurezza alla parte più flessibile e nuova della società. I giovani si trovano a dover vivere in un costante (e proprio per questo angosciante) circolo vizioso, quasi una gabbia per criceti, senza possibilità di uscita. Percorrono circolarmente la loro vita fino ai 20-25 anni, l’età adatta per l’agognato raggiungimento di un impiego; quello che trovano, però, è solo un’altra salita a cui seguirà una discesa: un eterno circolo infruttuoso e frustrante.

Se questa sembra essere la storia comune dei nostri giorni, oggi vorremmo proporvi un esempio singolare, raro e, proprio per questo, prezioso, capace di garantire quella speranza che proprio i giovani, nella loro forza propulsiva, riescono a diffondere. È questa la storia di Davide Valente, un ragazzo di 19  anni, diplomatosi a luglio nell’indirizzo ottico all’Iis “De Filippis-Prestia” di Vibo Valentia, che a settembre è rientrato nell’istituto come docente di Ottica, optometria, lenti oftalmiche, esercitazioni di laboratorio di ottica, firmando un contratto annuale.

Ci si chiederà come questo sia possibile. È presto detto: Tutti gli indirizzi di studio forniscono il titolo d’accesso all’insegnamento (ottico, odontotecnico, moda, …) e il diploma di professionale costituisce titolo di accesso all’insegnamento per le classi concorso tecnico-pratiche.

Davide, infatti, è riuscito a configurare una sorta di circolo “virtuoso”, rimanendo nel cerchio della propria vita precedente, in maniera però fruttuosa e soddisfacente. Tutto questo senza attendere file infinite, che lo avrebbero portato a dimenticare i giorni passati in quella sede, seduto dalla parte dei banchi, ma quasi in maniera immediata; si potrebbe dire che lo abbia fatto da un giorno all’altro: entrando dalla stessa porta per la quale era passato nei cinque anni precedenti, è andato a prendere posto direttamente alla cattedra. «Ero a conoscenza – dice Davide – delle opportunità di lavoro che mi avrebbe offerto questo indirizzo ma non immaginavo che fossero così immediate.  È stato sorprendente ritrovarmi a scuola come docente, appena due mesi dopo aver conseguito il diploma».  

La storia di Davide potrebbe diventare la storia dei nostri figli; il suo passato personale potrebbe diventare un futuro socialmente diffuso o una esperienza comune del nostro territorio. Alla base di questa futura speranza stanno, però, oltre all’impegno e alla costanza degli studenti, l’efficacia e l’organizzazione delle strutture. Ed è proprio ad una di queste che oggi si volge la nostra attenzione: l’Istituto scolastico “De Filippis-Prestia” guidato dal dirigente Maria Francesca Durante.

Il mondo contemporaneo, come tutti ormai abbiamo cominciato ad imparare, è sempre più direzionato verso una professionalizzazione e, dunque, specializzazione delle arti e dei mestieri; la ricerca di un buon istituto di istruzione superiore esige, di conseguenza, un’attenta analisi e riflessione poiché  la scelta avrà considerevoli ricadute e strascichi sul futuro personale.

E così, la storica istituzione vibonese offre ai propri studenti la possibilità di intraprendere vari tipi di indirizzi: “Socio-Sanitario”, “Ottico”, “Odontotecnico”, “Aziendale”, “Moda”, “Gestione Delle Acque”, “Meccanica”, “Elettronica”.  

Tutti gli indirizzi garantiscono la possibilità  di specializzarsi in un futuro contesto universitario, ma anche quello di ottenere titoli immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e di accedere all’insegnamento nelle discipline tecnico-pratiche.

Non necessariamente lo studente sarà costretto alla ricerca di un impiego fuori dalla propria città, ma potrà rimanere all’interno della propria terra, senza dover per forza andare a rinfoltire quella oramai troppo ampia fascia di persone che lasciano il territorio, perché senza prospettive. La prospettiva non si apre in maniera immediata e ad un certo punto della propria esistenza, bisogna costruirla e un buon inizio è sicuramente la scelta dell’istituto di scuola secondaria.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE