Anna Consiglio con il figlio Michelangelo
2 minuti per la letturaPIZZO (VIBO VALENTIA) – «Il 10 aprile del 2015 nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro finiva il cammino, a soli 17 anni, di mio figlio Michelangelo Montauro. Nel mio infinito dolore il Signore mi ha dato però la forza di voler dare i suoi organi: il cuore, il pancreas, le cornee, i reni e il fegato».
Sono queste le parole di Anna Consiglio, mamma del giovane diciassettenne di Pizzo Calabro che la sera del lunedì di pasquetta di tre anni fa ha avuto un incidente nei pressi di Bivona e nonostante i sanitari hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte, dopo cinque giorni di agonia, si è spento. In un momento così drammatico e intriso di dolore, mamma Anna, ha trovato il coraggio di donare gli organi del proprio figlio.
Non è facile per una mamma rispondere alla domanda “volete donare gli organi” in un momento in cui il dolore ti spezza il cuore, eppure, la signora Consiglio che per diversi anni è stata una volontaria attiva nella Croce Rossa Italiana, è stata lucida e convinta che donando gli organi avrebbe salvato altre persone e nello stesso tempo avrebbe fatto continuare a vivere Michelangelo anche se fisicamente non l’avrebbe più visto.
«Sono passati quasi tre anni – scrive sul suo profilo Facebook – e spero che le persone che hanno ricevuto questo amore sappiano che se mi state cercando, io vi sto aspettando a braccia aperte e con tutto il cuore». Un vero e proprio appello che mamma Anna fa a coloro che hanno ricevuto gli organi del proprio figlio perché vorrebbe in qualche modo incontrarli e magari instaurare un rapporto amichevole e fraterno.
«So che per legge, per non violare la privacy non posso sapere i nomi di chi ha ricevuto gli organi – afferma la signora Consiglio – ma se loro vogliono possono comunque rintracciarci. So che non è facile ma io ci provo anche se sono convinta che qualora queste persone si facessero avanti l’emozione per me sarebbe molto grande. In ogni caso – aggiunge – non voglio obbligare nessuno e non voglio intaccare la loro privacy, ma attendo fiduciosa e a braccia aperte queste persone».
Infine c’è da dire che del “gesto d’amore” di donare gli organi, mamma Anna è stata così convinta che nei mesi successivi al funerale di Michelangelo ha trovato anche la forza di partecipare ad alcune iniziative per promuovere la donazione coinvolgendo le scuole. Adesso in tanti (e lo dimostrano i vari commenti su Facebook) sperano che questo sogno della signora Consiglio si possa realizzare quanto prima e così il suo gesto di amore possa in qualche modo essere ricambiato.
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