La statua del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime sul sagrato della omonima chiesa
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Il vescovo di Mileto, Attilio Nostro, annuncia l’elevazione a Santuario della chiesa voluta da Natuzza, ecco perché, al di là del titolo attribuitole, è un atto di grande importanza
MILETO (VIBO VALENTIA) – Ha scelto il tradizionale raduno della festa della Mamma, il vescovo Attilio Nostro, per annunciare a Paravati, principale frazione di Mileto, quello che tanti devoti di Natuzza Evolo aspettano ormai da anni. Un altro tassello del progetto della Villa della gioia sognata da Natuzza che prende corpo e si realizza: La chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime diventerà un santuario.
UNA CAMMINO INIZIATO QUASI 40 ANNI FA
L’attesa di questo momento non risale solo al 6 agosto 2022, giorno in cui il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, ha ufficialmente aperto al culto la chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime, ma ha radici più profonde. Forse al lontano 2006 quando, con Natuzza Evolo ancora in vita, venne effettuata la prima colata di cemento che diede il via ai lavori. O forse ancor prima quando Natuzza raccontava delle sue visioni mistiche in cui la Madonna le avrebbe detto “ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Forse tutti i devoti di Natuzza Evolo sognavano questo momento dal 1986, quando, racconta Natuzza stessa nel suo testamento spirituale (dettato a padre Michele Cordiano nel 1998), la Madonna le avrebbe detto che era giunta l’ora di iniziare il cammino che avrebbe portato alla costruzione della chiesa (e non solo).
LA CHIESA ELEVATA A SANTUARIO NELL’ANNO DEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI NATUZZA EVOLO
Ad ogni modo che siano 2, 18 o 38 anni, il vescovo Attilio Nostro ha scelto oggi per annunciare che il prossimo 23 agosto, in occasione del centesimo anniversario della nascita di Natuzza Evolo (23 agosto 1924), a 15 anni dalla morte (1 novembre 2009) della mistica di Paravati oggi Serva di Dio, la chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime sarà elevata al rango di Santuario.
Al termine della celebrazione eucaristica, davanti a migliaia di devoti giunti da ogni parte della Calabria, il presule miletese ha voluto fare un po’ di annunci. E alle sue parole, la gente ospitata nella Villa della Gioia, il grande complesso religioso-assistenziale in via di realizzazione a Paravati, è esplosa in un applauso. E tra gli auguri a tutte le mamme, compresa la propria che oggi ha fatto anche il compleanno (87 anni), e il ricordo del 37esimo anniversario della nascita della Associazione, poi divenuta Fondazione, che ricorre il 13 maggio, ha svelato il suo intendimento. «Il prossimo 23 agosto, in occasione del 100esimo compleanno di Mamma Natuzza – ha detto – ho deciso di elevare questa chiesa alla dignità di Santuario».
La chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime è il cuore pulsante dell’intero complesso “annunciato” misticamente dalla Madonna a Natuzza per la prima volta nel 1944. Posta al termine di un lungo percorso denominato “Viale della Salvezza”, la struttura può ospitare fino a 3000 persone ed oltre alla chiesa vera e propria custodisce al proprio interno diverse altre cappelle e stanze dedicate allo svolgimento delle attività pastorali.
IL SIGNIFICATO DEL “SANTUARIO” NELLA CHIESA CATTOLICA
L’elevazione al rango di santuario mariano costituisce un passaggio importante e quasi storico non solo per la struttura ma anche, in una chiave più ampia, per il grande riconoscimento implicito che questo comporta nei confronti di Natuzza. L’elevazione a Santuario fa acquisire alla chiesa una maggiore dignità sotto il profilo religioso perché per la chiesa Cattolica un santuario è “una chiesa o un altro luogo sacro che, con l’approvazione dell’ordinario locale (leggi vescovo, ndr) è, a causa di una devozione speciale, frequentata dai fedeli come pellegrini”.
Ora, il concetto di pellegrino per la chiesa non è casuale. Pellegrino è colui che si mette in viaggio per recarsi presso un luogo sacro e costituisce un segno tangibile della devozione religiosa. Fare della chiesa un luogo di pellegrinaggio vuol dire riconoscerle una grande importanza. Del resto, sempre per la religione cattolica, di norma “un santuario è una realtà in cui concorrono la dimensione sovrannaturale e quella umana”. Un luogo in cui Dio ha lasciato “una impronta specialissima della sua presenza”. Secondo quanto riportato nei documenti esplicativi della Congregazione per il Clero “di norma i santuari trovano la propria origine in una qualche apparizione, attorno ad una reliquia insigne o in un luogo particolarmente segnato dalla santità di qualche servo di Dio”.
L’IMPORTANZA DELLA ELEVAZIONE A SANTUARIO DELLA CHIESA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA RIFUGIO DELLE ANIME
Appare quindi chiara l’importanza della decisione del vescovo che riconosce ancora una volta con un atto concreto, il fatto che il fenomeno di Natuzza Evolo è, per la chiesa, carico di significato spirituale e religioso. Benché la causa di canonizzazione della mistica di Paravati sia ancora all’inizio, infatti, il riconoscimento della chiesa ispirata da lei come santuario ne certifica l’altissima considerazione e, quanto meno, testimonia in via indiretta come la comunità di Paravati sia per la Chiesa “un luogo particolarmente segnato dalla santità di un servo di Dio” per dirla con le parole dell’allora prefetto della congregazione del clero Dario Castrillon Hoyos.
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