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Raccolta firme per il parroco di Santa Maria La Nova, don Enzo Varone, destinato a guidare la parrocchia di Vibo Marina dopo la scomparsa di don Saverio Di Bella
VIBO VALENTIA – Le due comunità non potrebbero essere più divise di così. Intendiamoci, nessuna guerra territoriale in atto, ma solo sentimenti opposti: di soddisfazione da un lato, di delusione dall’altro. Sentimenti manifestati apertamente sui social dopo la pubblicazione in esclusiva da parte del Quotidiano del Sud della notizia del possibile trasferimento di mons. Vincenzo Varone dalla parrocchia di Santa Maria la Nova, a Vibo, a quella del Santissimo Rosario della Madonna di Pompei, a Vibo Marina, rimasta orfana della sua guida pastorale, Mons. Saverio Di Bella, recentemente scomparso dopo averla guidata per ben 14 anni.
Di certo una cosa unisce le due comunità: la considerazione altissima che entrambe hanno di Mons. Varone, unanimemente riconosciuto non solo per la sua attività pastorale ma per la sua elevata conoscenza ecclesiastica che ne ha fatto uno dei ministri di Dio più amati e preparati tanto da ottenere numerosi incarichi, su tutti quello di Vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico, che lo impegna costantemente a Reggio Calabria. È chiaro che se la notizia della sua nomina dovesse essere confermata (così come ormai appare chiaro) sarà per lui difficile contemperare tale incarico con quello di massimo vertice di una delle maggiori parrocchie del territorio provinciale.
RACCOLTA FIRME CONTRO IL TRASFERIMENTO DI DON ENZO VARONE
Già domani, in occasione della giornata clou della festa della Madonna di Pompei potrebbe esservi l’annuncio alla comunità da parte del vescovo.E a Vibo c’è grande sgomento e preoccupazione tra i cittadini tant’è che è stata avviata una petizione da inviare al titolare della Diocesi e al Vaticano, sottoscritta da un numero sempre crescente di fedeli della parrocchia di Santa Maria la Nova e di altri cittadini che intanto hanno scritto una lettera.
“Pur consapevoli dell’importante ruolo che egli potrebbe svolgere all’interno della stessa, si sente forte il bisogno di esprimere le proprie perplessità sul paventato trasferimento di don Enzo Varone – esordisce la missiva – Vibo Valentia, città agonizzante, priva di riferimenti stabili e significativi, martoriata da una crisi valoriale ed economica senza precedenti, verrebbe a perdere un baluardo di accoglienza, di aggregazione e di forte crescita spirituale. Interrompere oggi, l’incessante lavoro svolto da Don Enzo, nel momento in cui famiglie, giovani ed anziani trovano nella comunità parrocchiale, un cammino illuminato, sarebbe dannoso per l’intera città. La “serenità” e la “gioia” che il Signore effonde, mediante i suoi ministri, è “ricchezza” per tutti.
Le Parrocchie rappresentano, in questo momento buio per la nostra città, l’unico riferimento stabile e significativo. Pur consapevole che anche il nuovo parroco potrebbe nel tempo svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi, la comunità è fortemente convinta che un brusco cambiamento della sua guida porterebbe un forte disorientamento e un brusco arresto delle attività attualmente avviate e programmate”.
LA TESI SOSTENUTA DAI FEDELI DI SANTA MARIA LA NOVA
Gli estensori della lettera ricordano le “molteplici iniziative parrocchiali destinate ad andare incontro sia ai bisogni spirituali che materiali delle persone che quotidianamente si rivolgono alla parrocchia di Santa Maria La Nova”. Iniziative “che con umiltà e con spirito di servizio Don Enzo Varone insieme alla comunità porta avanti sottolineando l’importanza della famiglia in qualità di piccola Chiesa domestica, dei giovani, dei piccoli che si apprestano ad iniziare un percorso di crescita spirituale che li porterà ad essere un futuro punto di riferimento della società. Questa realtà parrocchiale viva, dinamica, inclusiva, costruita con estrema fatica e grande impegno negli anni non può perdersi e pertanto la comunità parrocchiale avverte l’esigenza di far sentire e far arrivare in alto la propria voce affinché la Parrocchia di Santa Maria La Nova guidata da Monsignor Vincenzo Varone possa continuare ad essere un punto di riferimento per Vibo città”.
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