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La folla presente a Paravati

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MILETO (VIBO VALENTIA) – C’era attesa nell’aria da diverso tempo, almeno da quando il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, ha annunciato la data di consacrazione della chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime.

C’era attesa per capire se i devoti di Mamma Natuzza avrebbero nuovamente risposto all’appello della Fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime, dopo due anni di pandemia, una lunga e a tratti drammatica crisi di rapporti con la diocesi e il cambio del pastore della diocesi stessa.

Alla fine i “figli” spirituali di Natuzza Evolo, la mistica che a Paravati (principale frazione di Mileto) ha avuto i natali hanno voluto essere presenti e, malgrado il tempo incerto, hanno preso parte in buon numero alla celebrazione eucaristica svolta di fronte alla grande chiesa sognata dalla donna di fede (e per la quale è in corso la causa di canonizzazione).

Sono state alcune migliaia (non ancora le folle immense registrate in passato, ovviamente) a prendere posto nella grande spianata che ospita il parco della Villa della Gioia per pregare assieme ai sacerdoti diocesani e al vescovo Nostro nel segno di Mamma Natuzza e della festa della Mamma che è da sempre la ricorrenza più importante per la Fondazione.

La folla di devoti presente a Paravati

L’omelia del vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro

«Noi siamo chiamati ad ascoltare la voce del Pastore che guida il suo gregge e per noi ha dato la vita».

Il vescovo Nostro, nella sua omelia e in riferimento alla prossima consacrazione della chiesa, ha ricordato che «la Resurrezione e la Pentecoste ci fanno da trampolino per avvicinarci a quella grande esperienza che noi siamo chiamati a preparare e celebrare il 6 agosto quando questa chiesa verrà definitivamente aperta al culto».

Un momento importante quello della consacrazione ma «noi oggi siamo qui ai piedi di Maria – ha proseguito – per il 35esimo anniversario del giorno in cui la Fondazione ha mosso i suoi primi passi per chiedere a Maria di intercedere per noi presso il Figlio perché ci ottenga questa grazia».

Guardando alla statua del Cuore Immacolato di Maria, scolpita sulla base delle indicazioni di Natuzza e che rappresenta la Madonna così come sarebbe apparsa nelle visioni mistiche alla donna di fede, il vescovo Nostro ha messo in luce come abbia «la postura di una mamma che quasi corre verso i figli, di una mamma che è pronta ad abbracciare ma anche a sollevare i propri figli, a portarsi a sé al proprio seno come ha fatto con suo figlio Gesù per molti anni» e come ha fatto in punto di morte del Cristo quando di nuovo «offre il figlio come madre e dona di nuovo il figlio all’umanità, immolandosi in una morte che è la morte di una madre che vede morire il figlio».

La statua del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime tra la folla di devoti a Paravati

Per il vescovo noi oggi «corriamo ai piedi di Maria sapendo di poter contare sul rifugio che una mamma offre, sulla protezione che una mamma offre sempre incondizionatamente, sicuri di poter contare su di lei perché lei ci porti a Cristo e ci faccia camminare sui sentieri del figlio e conduca i nostri passi fin sotto la Croce e ci dica “non temere non sei solo”, offri te stesso».

La consacrazione della chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime

«E allora prepariamo e disponiamo il nostro cuore a celebrare insieme il dono che questa chiesa è pronta a fare a ciascuno di noi, quello della trasfigurazione delle ferite in ferite d’amore, delle nostre sconfitte in vittorie».

Il ringraziamento a tutte le mamme del mondo

In conclusione il vescovo Nostro ha voluto anche rivolgere «un caloroso abbraccio a tutte le mamme che oggi celebriamo insieme a Maria, madre di Cristo, madre della Chiesa e quindi madre nostra».

Per il vescovo «tutte le mamme del mondo hanno questa responsabilità e questo dono immenso di custodire i propri figli e di accompagnarli non soltanto alla vita terrena ma anche alla vita nuova, a donare se stessi, e tutte le mamme che hanno il coraggio di vedere i propri figli allontanarsi verso sentieri nuovi che però sono il compimento della loro vita, a queste madri dico Grazie per il lavoro che fate, grazie per aver contribuito a far crescere i vostri figli nella vita adulta, nella vita vera nella vita in Cristo, grazie a tutte le mamme del mondo».

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