La chiesa del Cuore Immacolato di Maria
3 minuti per la letturaMILETO – La polemica sul possibile rinnovamento dello Statuto della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime chiesto dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, si arricchisce di una nuova puntata.
(LEGGI IL DETTAGLIO DELLE MODIFICHE CHIESTE DAL VESCOVO)
Nelle scorse settimane il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione del Clero, ha inviato una lettera alla Fondazione Cuore Immacolato di Maria consegnata al presidente Pasquale Anastasi direttamente dal vescovo Renzo (LEGGI DEL PRIMO INVITO A RICUCIRE PROVENIENTE DAL VATICANO).
Mentre si avvicina, dunque, il giorno della prima riunione pubblica del tribunale ecclesiastico (LEGGI LA NOTIZIA DELLA SUA COSTITUZIONE) per la causa di canonizzazione della mistica Natuzza Evolo (LEGGI TUTTE LE NOTIZIE SU NATUZZA EVOLO), l’attenzione torna sulle tensioni che stanno dividendo la Diocesi e la Fondazione.
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LA FONDAZIONE CUORE IMMACOLATO
DI MARIA RIFUGIO DELLE ANIME
Il cardinale Stella invita i soci della Fondazione a proseguire nel percorso di dialogo avviato con la Diocesi con l’obiettivo di trovare un «pacifico accordo» con il vescovo, ribadendo anche che «si potrà proseguire con un’apposita convenzione per l’affidamento della Chiesa (della Fondazione ndr) alla diocesi circa la cura pastorale e del culto» e ricordando che «una serena collaborazione tra diocesi e Fondazione potrà contribuire positivamente anche sul proseguimento della causa di beatificazione della signora Evolo».
LEGGI LA NOTIZIA SULLA DECISIONE DEL VESCOVO
DI BLOCCARE LE ASSEMBLEE DELLA FONDAZIONE
Stella ricorda come fino all’inizio di questa crisi la Fondazione e i suoi soci abbiano «condiviso un cammino pastorale, in continuità con lo spirito di obbedienza e filiale rispetto nei confronti degli ordinari che si sono succeduti fino all’attuale vescovo mons. Luigi Renzo, da parte della signora Fortunata Evolo (Natuzza) dalla cui spiritualità trae origine la Fondazione».
(LEGGI LA POSIZIONE DEI VESCOVI CALABRESI)
Stella ha anche ricordato il primo provvedimento ufficiale assunto dal vescovo Renzo nell’agosto 2017 quando ha revocato la propria approvazione allo statuto della Fondazione (LEGGI) precisando che da quel momento «l’ente è privo di un valido statuto canonico. Tuttavia, con vivo apprezzamento, questa Congregazione ha appreso che nei mesi scorsi è stata costituita una nuova commissione paritetica composta da rappresentanti della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e della Fondazione, con la finalità di redigere un nuovo statuto che sia conforme alla legislazione canonica ed esprima, nello stesso tempo, una comunione e una sensibilità ecclesiale, intorno al ministero del vescovo diocesano».
Un richiamo a dare il giusto seguito alle richiesta di modifico avanzate dalla diocesi, quindi, che il cardinale Stella fa e che ribadisce nel momento in cui riconosce che «i lavori della commissione, al di là di qualche dettaglio relativo al funzionamento della Fondazione ancora da definire, hanno prodotto un testo condivisibile da entrambe le parti» consigliando «vivamente ai membri della fondazione, per il bene dei fedeli e della Chiesa, di proseguire concretamente in tale dialogo costruttivo per giungere quanto prima a un pacifico accordo continuando a tessere le opportune relazioni con il vescovo diocesano, al quale – aggiunge Stella – spetta sempre l’ultimo discernimento nella responsabilità di guida del popolo di Dio che gli è stata affidata».
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