I componenti del tribunale ecclesiastico durante la conferenza stampa
2 minuti per la letturaMILETO – Il tribunale ecclesiastico diocesano che dovrà seguire la causa di canonizzazione della mistica di Paravati, Natuzza Evolo, si è ufficialmente insediato. La prima riunione durante la quale il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, ha consegnato formalmente le nomine, si è, infatti, tenuta questa mattina a Palazzo San Paolo.
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Il tribunale diocesano sarà composto dal postulatore della causa, don Enzo Gabrieli, da don Francesco Sicari (con l’incarico di notaio), da don Francesco Vardé (quale delegato del vescovo), da don Saverio Di Bella (nella sua qualità di promotore di giustizia) e da Francesco Reda (laico con funzioni di assistente notaio).
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DELL’EDITTO DEL VESCOVO
A questo punto il prossimo appuntamento sarà il 6 aprile quando si terrà la prima seduta pubblica, alle 17 in cattedrale, seduta durante la quale Natuzza Evolo diventerà formalmente Serva di Dio, primo passaggio nel percorso di canonizzazione.
In particolare, il titolo di Serva di Dio sta a significare che la causa è stata aperta e si stanno approfondendo i vari aspetti della vita di Natuzza. Una volta conclusa questa fase, qualora il tribunale giunga alla conclusione positiva con il riconoscimento delle virtù eroiche allora Natuzza Evolo diventerà venerabile. A quel punto inizierà una nuova fase durante la quale un secondo tribunale, non più diocesano, esaminerà l’esistenza di eventuali miracoli attribuibili all’intercessione di Natuzza Evolo, in quel caso, con l’autorizzazione del Papa, si procederà all’elevazione di Natuzza al rango di beata. Infine il riconoscimento di un secondo miracolo porterebbe alla proclamazione, in questo caso ad opera direttamente del Papa, della donna di fede come Santa.
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Come evidenziato dallo stesso postulatore della causa, don Gabrieli, «non si tratta di livelli ma solo di passaggi nella prassi del tribunale, cominciamo oggi – ha chiarito – il processo di canonizzazione, i vari passaggi sono l’estensione graduale del culto dei fedeli». Il sacerdote ha poi ricordato come il vero miracolo di Natuzza sta «nella sua vita e nella sua capacità di attirare a Paravati migliaia di persone in cerca di consolazione e dare loro una parola di conforto», aggiungendo che «quella donna, consegnando un segno (un fazzolettino macchiato di sangue, una croce) ha contribuito a far tornare sulla via del signora le persone che le si rivolgevano».
Da questo punto di vista lo stesso vescovo Renzo ha evidenziato come «la grandezza di Natuzza sta nella sua vita e non nei fenomeni mistici e paranormali» che anzi nel percorso della via della santità «spesso sono più un ostacolo, così come lo sono stati in questi anni presso la Congregazione della fede». Problemi poi superati (LEGGI L’ANNUNCIO DEL VESCOVO) con il nulla osta rilasciato lo scorso ottobre e annunciato dal vescovo a Novembre.
In un secondo momento saranno costituite anche due commissioni, una medica e una storica, che coadiuveranno l’attività del tribunale.
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