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Il vescovo Renzo assieme a Natuzza Evolo in una foto di archivio

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MILETO – Dopo aver annunciato al popolo dei cenacoli di preghiera, accorsi nella frazione Paravati per il tradizionale raduno di novembre, che la Congregazione per la dottrina della fede ha sciolto la riserva (LEGGI LA NOTIZIA), il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, ha confermato ora che è arrivato anche l’ok della Congregazione per le Cause dei Santi, circostanza questa che dà il via libera alla causa di beatificazione di Natuzza Evolo, la mistica calabrese vissuta a Paravati di Mileto, in provincia di Vibo Valentia dal 1924 al 2009 (LEGGI LA NOTIZIA SULLA MORTE DI NATUZZA EVOLO).

Il vescovo Renzo ha, infatti, annunciato la prossima apertura, probabilmente entro l’anno, a livello diocesano, della causa di beatificazione della mistica.

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«Sono quattro anni che aspettavamo – ha Renzo a Vatican News – Dopo una prima presa di posizione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede che aveva manifestato qualche perplessità (LEGGI LA NOTIZIA), si è riusciti un pò a venire fuori da questa situazione e la Congregazione delle Cause dei Santi ha autorizzato ad aprire la causa».

Il vescovo Renzo aveva, nel 2014, dato il via alle procedure preliminari per l’avvio dell’iter di canonizzazione (LEGGI LA NOTIZIA), iter che ora trova formale avvio con l’ok della Santa Sede.

(LEGGI LE TAPPE VERSO LA CANONIZZAZIONE)

«C’era molta attesa da parte della gente, dei figli spirituali di Natuzza – ha proseguito Renzo – e un pò dovunque: non solo in Italia ma anche fuori. Che cosa può significare se non questo riconoscimento ad una mistica che effettivamente ha avuto dei doni, delle qualità particolari, e che ha toccato il cuore di tanta gente. Tanti raccontano di averla incontrata e aver ricevuto tanto bene», ha spiegato ancora il vescovo che oggi è alla Congregazione per mettere a punto l’iter per il processo di beatificazione della mistica.

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Rispetto a questi anni trascorsi all’insegna della prudenza mostrata dalle autorità ecclesiastiche, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha precisato che «era più che giusto che fosse così. Come padre Pio, anche Natuzza ha avuto il dono delle stimmate nel periodo di Quaresima che poi scomparivano senza medicine, il dono di colloquiare con l’aldilà, era una mistica: tutti questi aspetti indubbiamente cozzano contro la razionalità per cui vanno presi con molta cautela».

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