Il feretro di don Ignazio all'uscita dalla Cattedrale
3 minuti per la letturaMILETO – Una moltitudine immensa ho voluto porgere l’ultimo saluto a Monsignor Ignazio Schinella deceduto a seguito di un malore che ha causato un incidente stradale negli scorsi giorni (LEGGI LA NOTIZIA). «Una scioccante e improvvisa scomparsa» così come l’ha definita il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, «un uomo di grande statura morale oltre che sacerdotale. Con lui va via un grande teologo che con gli scritti e con la sua vita ha cantato e lodato il Signore».
Presenti al rito funebre decine di vescovi provenienti non solo dalla Calabria ma anche da altre regioni d’Italia e dall’estero (come nel caso del vescovo emerito di Atene) e oltre 200 sacerdoti, in prima fila il sindaco di Arena, Antonino Schinella con tutta l’amministrazione comunale, il vicesindaco di Mileto, Francesco Schimmenti assieme ad una nutrita delegazione della giunta miletese, e tantissima gente comune che in qualche modo nella propria vita ha avuto modo di conoscere e apprezzare monsignor Schinella.
«Non c’è diocesi del sud e non solo che non abbia coinvolto Monsignor Schinella per iniziative esercizi spirituali e quant’altro. È stato un amico, padre e pastore buono che difficilmente si tirava indietro ai vari inviti. Si è consumato – ha sottolineato il vescovo – per gli altri senza calcoli. La vita di Don Ignazio si specchia con quella del Buon Pastore che sta al centro delle pecore per condividere e camminare insieme a loro. Uomo universale da cui ognuno ha saputo attingere qualcosa, ha sempre dimostrato piena obbedienza al vescovo collaborando con tutti i vescovi ed accompagnando i seminaristi lungo il loro cammino come padre è Pastore».
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Un’omelia toccante quello del Vescovo Renzo che ha più volte sottolineato il grande lavoro che monsignor Schinella ha portato avanti in questi anni con sacrifici e con umiltà. «La sua vita si è consumata sulla formazione e molti dei sacerdoti presenti sono il frutto del suo lavoro».
Tanti i messaggi di cordoglio che sono stati inviati al vescovo Renzo per la scomparsa di Monsignor Schinella tra i quali quelli di diversi vescovi che non hanno potuto partecipare al rito funebre per impegni pastorali. Anche il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe ho inviato un messaggio letto alla fine della cerimonia funebre.«Ho appreso con sentito dolore della tragica dipartita di Monsignor Schinella. Un sacerdote fortemente impegnato nella chiesa sua eterna sposa – ha scritto il cardinale Sepe – Un sacerdote con la capacità di avere una parola personale con ognuno nonostante avesse rapporti con tanti. Un sacerdote attento e premuroso del popolo di Dio sempre pronto ad annunciare la parola del Signore».
Il rito funebre si è concluso con la lettura di una poesia tratta da un libro di Don Ignazio schinella, poesia, letta da una delle nipoti del sacerdote, che ha fatto commuovere molti per le parole semplici ed umili. «Lasciatemi morire nel silenzio Non voglio sentire il pianto delle donne…. Fatemi consumare dalla mia terra…..».
Parole che il vescovo Renzo ha ripreso e rilanciato suggerendo di considerarle come il testamento spirituale di Monsignor Schinella.
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