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VIBO VALENTIA – Prove di ritorno alla normalità a prima dell’epidemia. E così, questa mattina, in città, piazza Santa Maria e l’area mercatale delle Clarisse si sono rianimate. Non più lunghi silenzi ma suoni, quelli delle voci delle persone, commercianti ed avventori, e gli immancabili slogan tipici dei mercatini tradizionali.
Un sabato diverso, dunque, rispetto agli ultimi due mesi, con il centro città che riprende vita. Qualcuno è rimasto piacevolmente sorpreso nel notare le bancarelle, non era venuto a conoscenza delle nuove disposizioni del Comune. Per altri, invece, è stato un po’ come un ritorno al passato.
Le foto dei mercati riaperti dopo il lockdown a Vibo
Per ora ad operare saranno gli esercenti ortofrutticoli. Sui banconi delle “Clarisse” campeggiano, in un allegro gioco cromatico che ha preso il posto del grigiore di questi tempi, i prodotti della terra. L’entrata è disciplinata dal personale della polizia municipale e dai ragazzi della Protezione civile Augustus che misurano la temperatura. Accessi rigidamente disciplinati, utilizzo delle mascherine, non più di un certo numero di persone per volta all’interno dell’area contrariamente a come avvenuto in mattinata. A separare il commerciante dall’acquirente un nastro, così come l’entrata e l’uscita, mentre sulle mattonelle del pavimento sono state disegnate le frecce per direzionare i clienti.
Gli uomini coordinati dal comandante Sebastiano Tramontana hanno fatto osservare rigidamente le regole sia in questa parte del Mercato che nella vicina piazza Santa Maria. Qui ci sono le bancarelle che vendono altri prodotti alimentari: dal pesce alle caramelle. Tra questi anche Martino Ceravolo, padre di Filippo, il giovane di 19 anni vittima di ‘ndrangheta. Anche lui è tornato a Vibo e il suo pensiero è un po’ quello dei colleghi: «Sì, finalmente abbiamo ripreso l’attività, ma non è semplice», commenta. Chiediamo quanta gente si è recata da lui: «Poca a dire la verità – replica – ma è naturale, sono i primi giorni e la preoccupazione non è certo svanita di punto in bianco. Ci vorrà tempo, speriamo non molto». Domandiamo quanto negativamente ha inciso su un’attività come la sua il lockdown: «In maniera pressoché totale. Tutta la categoria degli ambulanti ha sofferto e non è detto che tutti riusciranno a ripartire. Il peggio non è passato con l’avvio della fase 2».
Per il comandante Tramontana, la situazione di questo primo giorno di mercato riaperto è filata via tutto sommato tranquilla: «Tranne qualche momento questa mattina al mercato delle Clarisse, in cui la gente si è presentata numerosa all’ingresso – riferisce – che comunque abbiamo disciplinato, il resto della giornata non ha fatto registrare particolari problemi. I vibonesi hanno compreso ormai quali sono le regole da seguire in materia di utilizzo delle mascherine e di distanziamento sociale e questo ci fa piacere perché ci agevola, e non poco, nel nostro lavoro».
Intorno alle 11.30 il sopralluogo del sindaco Maria Limardo e dell’assessore alle Attività produttive, Gaetano Pacienza che hanno voluto rendersi conto di persona l’andamento delle operazioni ed entrambi si sono detti particolarmente soddisfatti di questo primo bilancio. Sindaco che, dopo aver adottato tutte le precauzioni per la riapertura dei mercati Ortofrutticoli, a seguito di un confronto con Pacienza, il comandante Tramontana e gli operatori del settore, ha stilato un apposito calendario che riguarda anche le frazioni. Oggi è toccato, come visto, a quello delle Clarisse a, Vibo Centro; dal 19 riprenderà quello dei coltivatori di Via Lombardia di Vibo Marina; mentre l 25 maggio sarà di quello settimanale (sempre solo ortofrutticolo) ancora a Vibo Marina. Per tutti, oltre all’obbligo di mascherine, guanti e del mantenimento della distanza sociale, è vietato il self-service.
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