La locandina del Festival L'arte del corto di Monterosso
1 minuto per la letturaMONTEROSSO CALABRO (VV) – La kermesse cinematografica è stata ideata e voluta dall’Amministrazione di Monterosso Calabro ed è finanziata dalla Regione Calabria (bando Pac 6.7.1. “finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria-Annualità 2019”).
In pochissimi anni il festival ha assunto un’ampia portata, spiccando come manifestazione di conferma per i maggiori artisti del panorama della settima arte calabrese (e meridionale in generale), ma anche come trampolino di lancio per giovani talenti del settore.
Obiettivo del festival è quello di promuovere il territorio calabrese attraverso la realizzazione di cortometraggi in giro per i borghi. Quest’anno i film in gara al festival-presentato da Maria Teresa Santaguida saranno: “L’Ala destra di Dio”, diretto dal giovane Bruno De Masi e ambientato a Soriano Calabro; “Il seme della speranza” di Nando Morra, girato a San Nicola da Crissa; “Il Sentiero”, di Gianfranco Confessore, realizzato a Monterosso Calabro.
A decretare il vincitore sarà una giuria di qualità, formata da esperti del mondo del cinema e da giornalisti.
Il regista vincitore sarà premiato con la pepita di grafite, simbolo di Monterosso: l’originale premio vuole suggellare il legame inscindibile tra l’idea innovativa del festival con le millenarie radici monterossine, rappresentate appunto dal prezioso minerale. La grafite, infatti, compare anche nel logo del festival.
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