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Il gruppo dirigente dell'Avis di Mileto e il vescovo Attilio Nostro

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MILETO (VIBO VALENTIA) – Negli scorsi giorni una delegazione nutrita del gruppo dirigente dell’Avis di Mileto guidata dal presidente, Aldo Angillieri, ha incontrato il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, per «un incontro fortemente voluto fin dal suo insediamento che non ha deluso le aspettative – sostengono i dirigenti del sodalizio che si occupa della raccolta delle donazioni di sangue – l’accoglienza è stata molto umana, una stretta di mano, nonostante i divieti circa i contatti dettati da regole rigide anti covid e un caloroso benvenuto sono stati le basi per aprire un dialogo conoscitivo».

Il presidente dell’Avis miletese, associazione che nel corso dei suoi primi anni di attività si è caratterizza per una grande partecipazione da parte dei donatori con risultati estremamente lusinghieri in termini di raccolta sangue, ha consegnato al vescovo una targa ricordo dell’incontro e ha spiegato come «un’associazione giovane nata nel 2016, rispetto alle altre sezioni Avis presenti nella provincia di Vibo Valentia, sia cresciuta in pochi anni arrivando a raccogliere anche 500 sacche di sangue all’anno e attirando un numero sempre più crescente di donatori, soprattutto dall’universo giovanile».

Angillieri ha voluto rendere edotto il pastore della diocesi sullo spirito che anima l’attività sociale, il presidente della sezione miletese ha, quindi, raccontato delle attività di «informazione nelle scuole, la presenza costante sul territorio, la vicinanza ai giovani che praticano sport, in particolare verso le squadre di calcio, l’attenzione alle esigenze dei bisognosi attraverso il sostegno alla Caritas», il tutto senza dimenticare le «collaborazioni con associazioni come AIL, ADMO e AIDO».

Dal canto suo il vescovo Nostro, ricordando di essere stato egli stesso un donatore, ha raccontato di aver «iniziato appena maggiorenne a Palmi per poi seguire quest’importante associazione anche a Roma».

Quella dell’Avis, quindi, è «una realtà quindi non nuova per lui», ma il lavoro svolto dalla sezione locale è senz’altro interessante e inteso e il presule «ha apprezzato e si è complimentato con il direttivo per l’attivismo e la cura dei rapporti nei confronti delle fasce più deboli».

Durante l’incontro «si è anche discusso della consacrazione della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime», la chiesa sognata dalla mistica di Paravati (principale frazione di Mileto) Natuzza Evolo, annunciata dal vescovo durante una delle sue omelie (LEGGI), una grande gioia per tutta la popolazione».

A margine dell’incontro il gruppo direttivo dell’Avis ha voluto evidenziare come «tra una confidenza, un aneddoto, qualche battuta di spirito abbiamo compreso di trovarci di fronte ad uomo umile, carico di entusiasmo per i vari progetti da realizzare, ben predisposto al dialogo e vicino a tutta la sua diocesi. Un uomo che sa cogliere la bellezza in ogni cosa e che ci ha augurato di continuare per la nostra strada, di fare del bene e di perdonare sempre».

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