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L’AFFIATAMENTO è tale che riescono ad interagire anche nelle parole scritte come fossero in radio. Non c’è limite alla creatività e all’ironia di due autentici animali delle onde medie, due “pecore”, per parafrasare il titolo della loro trasmissione di successo. Si tratta di di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro che hanno deciso di trasportare la loro trasmissione cult “Un giorno da pecora”, sulle pagine di un libro omonimo, uscito in questi giorni per i tipi di Chiarelettere e che verrà presentato, in prima nazionale, venerdì prossimo a Tropea. 

Sabelli Fioretti è un giornalista di lungo corso che, con abituale ironia, mette nel suo curriculum che “nel tempo libero ha contribuito a fondare «la Repubblica», ha diretto «Sette» e «Cuore» e scritto cinquecento interviste per il magazine del «Corriere della Sera». Lauro, invece, dice di aver “scoperto la politica tardi, nel 2008, la radio presto, nel 1986. Il giornalismo praticamente mai”. Abbiamo chiesto ai due autori di spiegarci qualcosa in più su questo libro.

Il linguaggio della radio è molto diverso da quello narrativo o televisivo. In televisione, il recente flop di Radio Belva ne è testimone, non sempre funziona. Perché avete deciso di trasferire un successo così riconosciuto su un mezzo tanto diverso? E cosa si può trasferire da una trasmissione radiofonica ad una pagina senza che si perdano la freschezza e i tempi dell’originale? 

Giorgio: «E’ un’operazione spericolata, mai nessuno aveva provato a portare la radio nella letteratura. Noi vogliamo superare queste confini consci che sarà un esperimento al limite del possibile»

Claudio: «Ma vinceremo lo Strega e pure il Campiello. Abbiamo provato a trasferire il racconto di questo anno, dove la ragione si è presa un anno sabbatico, con il nostro occhio anzi con l’occhio e l’orecchio di un giorno da pecora».

Giorgio: «Ma che vuol dire? Che stai dicendo?»

Claudio: «Non lo so, ma veniva bene». 

Giorgio: «Giungono voci dalle librerie. Code interminabili per tutta la notte. Risse per accaparrarsi almeno una copia. Molte librerie distribuiscono i numeretti come dal macellaio»

Nel libro parlate anche delle ospitate di Scilipoti, parlamentare eletto proprio in Calabria. Che idea vi siete fatti di lui?

Claudio: «Come prima cosa dovete essere orgogliosi di averlo eletto. Scilipoti è una certezza sta sempre con il governo, con qualunque governo». 

Giorgio: «Il suo show da noi qualche anno fa ci ha fatto diventare famosi nel mondo, per il resto è uno degli ospiti più difficili perchè non risponde mai alle domande e si attacca sempre all’ultima parola che hai detto per attorcigliarsi in un nonsense che ci lascia senza fiato». 

Claudio: «Dapprima lo abbiamo odiato. Poi lo abbiamo amato come quelle notti di passione che capitano una volta nella vita ma che è inutile cercare di riproporre perchè non si ripeteranno più».

Giorgio: «Io ci spero ancora . Lo sai: uno scilipoti è per sempre».

Per restare ai parlamentari calabresi, avete ospitato anche il sottosegretario al Lavoro Jole Santelli che ha raccontato della sua amica Francesca Pascale e ha detto che il ‘cerchio magico’ non esiste. Vi ha convinti?

Claudio: «No, per niente. Esiste e lei ne fa parte». 

Giorgio: «Ne fanno parte soprattutto gli orecchini di Jole Santelli che ogni volta che viene in trasmissione da noi tintinnano per tutto il tempo creando crisi isteriche al nostro regista Fabrizio Libonati».

Qual è invece il personaggio che, in assoluto, vorreste con voi per formare un trio?

Giorgio: «Giorgia Meloni sarebbe perfetta. in radio funziona tantissimo, la sua risata è spettacolare. Eppoi i nostri ascoltatori sono sicuramente di più dei suoi elettori di Fratelli d’Italia». 

Claudio: «Permettimi Di lanciare un appello: Giorgia lascia Crosetto e La Russa e vieni con l’Anziano e il Simpatico!»

La Calabria sarà anche la prima delle tappe di presentazione del libro, si parte da Tropea, venerdì alle 21.30 al Palazzo arcivescovile, con Antonio Di Pietro e Lory Del Santo. Come mai questa scelta?

Giorgio: «Amiamo la Calabria e soprattutto la cipolla di Tropea. La faremo assaggiare a Di Pietro e vedremo se saprà riconoscerla. Tonino e Lory sono una coppia favolosa e sarà una serata imperdibile».

Claudio: «Volevamo portare con noi anche la deputata del Pdl Annagrazia Calabria ma poi abbiamo scoperto che è nata a New York…».

Il simpatico e l’anziano. Punti in comune e momenti di discordia, anche nella stesura del libro.

Giorgio: «Il problema più grosso è che l’Anziano non si ricorda più niente quindi il Simpatico ha dovuto ricordargli tutto quello che è successo in Italia e ad un giorno da pecora».

Claudio: «Per me è stata tutta un’emozione nuova. Mi scorrevano davanti cose impensate, io stesso scoprivo cose che mai avrei immaginato. E mi piacevo».

Giorgio: «Ogni tanto mi chiede: “Ma chi ha scritto questo libro? Bello. Ma mi è piaciuto più il film”»

Claudio: «Ma chi sono quei due con gli occhiali da sole in copertina?»

Posso fare la domanda di rito? Ma il giorno della pecora non diventerà mai da leone?

Giorgio: «E’ una domanda arguta e centripeta come direbbe il divino Otelma». 

Claudio: «Ma l’arroganza e la violenza dei leoni ci sta sulle palle».

Giorgio: «Poi LUI ha detto che Marina è una leonessa. Ci sarebbe un enorme conflitto di interessi». 

Claudio: «C’è anche da chiedersi perché se ci sono la leonessa e la pitonessa. Pecoresse niente?».

 

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