Salvatore Solano
2 minuti per la letturaSTEFANACONI (VIBO VALENTIA) – «NESSUNO si permetta mai più di accusare una sola persona di Stefanaconi».
È visibilmente seccato Salvatore Solano, sindaco del piccolo centro del Vibonese che in questi giorni ha fatto registrare ben 10 casi di positività al Covid-19 per quanto accaduto questa mattina all’istituto Alberghiero “Enrico Gagliardi”.
Il dirigente scolastico Pasquale Barbuto, aprendo le porte solo alle prime classi, in occasione della presa di contatto degli alunni neo iscritti, ha rimandato indietro quelli residenti a Stafanaconi che si sono visti indubbiamente trattare come degli appestati. Oltre questo, sembrerebbe che nessuno del Dipartimento di prevenzione fosse a conoscenza dell’apertura dei cancelli, avendola appresa soltanto ieri mattina stessa, intervenendo immediatamente per far chiudere tutto.
La vicenda è, tra l’altro, arrivata all’orecchio del sindaco Solano che pare sia andato su tutte le furie per il trattamento riservato ai suoi giovanissimi concittadini chiedendo spiegazioni al dirigente scolastico il quale si sarebbe difeso affermando che la sua decisione di rispedire indietro gli studenti del paese fosse solo finalizzata a tutelare gli altri. Insomma, una pezza peggio del buco anche se non si ha alcun modo di dubitare della sua buona fede.
Ma gli strascichi si sono inevitabilmente avuti, con lo stesso amministratore locale – tra l’altro presidente della Provincia – che ha postato un video sulla pagine Facebook del Comune: «Purtroppo oggi si è verificato un episodio spiacevole, con i nostri ragazzi che sono stati rimandati indietro dall’istituto alberghiero. Io non voglio accusare il preside perché lui ha fatto questo perché preso dal panico a seguito della comunicazione dell’Asp della presenza degli studenti che venivano etichettati addirittura come soggetti a rischio contagio. I nostri sono dei ragazzi sani e che hanno una dignità e nessuno deve anche solo permettersi di classificarli in quel modo. Non c’è bisogno di certificati medici – ha aggiunto rivolgendosi alla propria comunità – perché loro, al pari di tutti gli altri, inizieranno le attività scolastiche regolarmente, mantenendo le distanze di sicurezza come per tutti. Quindi domani, ragazzi, andate tranquillamente a scuola, socializzate con i vostri compagni».
È il rispetto quello che chiede Solano, rispetto nei confronti di un paese che «ha dimostrato disponibilità e umanità durante il lockdown e mi auguro che questo spiacevole episodio non si ripeta mai più»; quindi l’appello alla popolazione a restare unita in questo momento difficile e a segnalare chi trasgredisce le disposizioni. E tra queste figurano le 22 ordinanze di quarantena emesse dallo stesso Solano in queste ore, proprio mentre si sta decidendo se far diventare “zona rossa” tutto il paese.
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