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Il presidente della Regione Calabria, Occhiuto parla della sua ipotetica ricandidatura all’evento a Vibo per sostenere Roberto Cosentino a sindaco. E parla anche di sanità, rifiuti, incendi: “La Calabria è ora un modello positivo”
VIBO VALENTIA – “Fino a circa due settimane fa, in verità, mi dicevo che dopo due anni e mezzo forse non mi sarei ricandidato. E invece, girando in lungo e in largo la Calabria, devo dire che la voglia di farlo mi viene un po’ di più”. Apre quindi alla possibilità di tentare il bis con una ricandidatura alla presidenza della Regione Calabria Roberto Occhiuto. E lo fa da Vibo, all’evento a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Roberto Cosentino.
SANITA’
Il presidente della Regione sembra, quindi pronto a buttarsi nuovamente nella mischia nonostante manchino ancora due anni e mezzo alla scadenza elettorale, ma pur evidenziando che il lavoro svolto fino ad oggi dalla sua amministrazione “non si è mai visto nei 30 anni precedenti”, ammette che in alcuni settori c’è ancora molto da fare, come nella sanità: “So bene di governare una regione che ha mille problemi ma anche altrettante possibilità di sviluppo – ha esordito – e sulla sanità dobbiamo essere onesti in quanto ciò che siamo riusciti a fare è pochissimo rispetto a ciò di cui ancora c’è bisogno, però non dimentichiamoci da quale punto siamo partiti. Per fare un paragone, se il sistema sanitario fosse un paziente direi che al momento del mio insediamento esso era in coma per via dei 12 anni di commissariamento, senza investimenti, senza assunzione di personale.
Negli ultimi due anni e mezzo, sono andati in pensione 2000 operatori e se noi non avessimo assunto e stabilizzato più di 3000 persone gli ospedali calabresi oggi sarebbero stati chiusi”. Parlando proprio dei nuovi nosocomi e focalizzando l’attenzione su quello di Vibo, il governatore ha evidenziato che “in precedenza abbiamo assistito alla cui posa della prima pietra per 15 volte mentre oggi il nuovo presidio sta prendendo forma. C’è voluto l’impegno di tutte le istituzioni, della Prefettura, della Procura per disincagliare la struttura ma c’è stata anche una grande assunzione di responsabilità del sottoscritto in qualità di commissario alla sanità perché le risorse destinate al tempo per la costruzione dei tre nosocomi oggi erano del tutto insufficienti”.
OCCHIUTO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA CON NESSUN CAPPELLO IN MANO
Non si è definito certo un “presidente che va col cappello in mano dai ministri” ma anzi ha rivendicato la sua azione anche belligerante contro il governo di centrodestra: “Eppure sono sempre il vicesegretario nazionale di Forza Italia e Io sono riconoscente alla coalizione che mi ha scelto ma sono soprattutto il presidente della Regione Calabria e dei calabresi”, ha aggiunto ricordando che ad esempio si voleva “eliminare le risorse dall’articolo 20 e lì ho mostrato la mia contrarietà; quando abbiamo sviluppato le nuove rotte aeree ho emanato una legge per consentire ai calabresi di utilizzare Uber, che sarà attivo dal 25 giugno. Una legge impugnata dal ministro Salvini alla quale mi sono opposto davanti alla Corte costituzionale e ho vinto”.
MEDICI CUBANI
Calabria della quale negli ultimi due anni e mezzo “si è parlato come mai in precedenza” così come per la sanità: “Dovevo decidere se chiudere tutti gli ospedali di Reggio o mantenerli aperti facendo una cosa molto ardita, per la quale sono stato criticato da tutti: quella dei medici cubani. A chi mi chiedeva dicevo che era una scelta impopolare ma giusta e se è tale diventerà popolare. Oggi, se chiedete alla gente di Reggio se è felice dei medici cubani vi risponderà di sì. Medici – ha rilevato ancora Occhiuto – che hanno salvato tantissime vite che valgono infinitamente di più delle polemiche sul loro impiego”. Una decisione che ha visto la Calabria “fungere da stata apripista con le altre regioni visto che i loro presidenti mi chiamavano per sapere come fare”.
RIFIUTI E ALTRO
E lo stesso, per il governatore, dicasi per i rifiuti: “Ricordiamo tutti che ne eravamo invasi e che li mandavamo in Norvegia o Danimarca pagando 340 euro a tonnellata. Oggi abbiamo delle discariche autorizzate per lo smaltimento sul nostro territorio e la situazione è nettamente migliorata tranne in quei luoghi, pochi in verità, in cui i sindaci non sanno fare la differenziata. Abbiamo approvato la riforma, anche questa osteggiatissima, di Arrical che invece la Commissione europea ha certificato come “buona pratica amministrativa” e lo stesso ha detto Arera. Abbiamo, poi, ridotto da 11 a 1 i Consorzi di bonifica anche se ancora c’è da fare in termine di erogazione di servizi ma abbiamo chiuso molti rubinetti clientelari. Ma è mai capitato nei 30 anni precedenti che una riforma in Calabria venisse segnalata come positiva?”.
CONCESSIONI DEMANIALI E INCENDI
Sul primo punto Occhiuto è stato chiaro: “Non abbiamo bloccato la Bolkestein ma fatto ciò che si può fare secondo la direttiva comunitaria. La qualità di spiaggia libera non è scarsa e io mi preoccupo per quel milione di turisti che arriverà in estate con le nuove rotte aeree e non troverà luoghi attrezzati. La nostra riforma mira a dire alle altre Regioni che non hanno neanche 10 metri di spiaggia libera come Liguria, Toscana, Emilia e Veneto che se vogliono utilizzare le nostre spiagge, per poter continuare a fare quello che l’Europa dice loro di non fare, noi non ci stiamo”.
Sul secondo ha ricordato che anche qui “abbiamo fatto da apripista con l’utilizzo dei droni, che ci hanno consentito di individuare 200 incendiari e sanzionarli per 300mila euro, riducendo il fenomeno, tant’è che il capo della Protezione civile nazionale ci ha chiesto informazioni su come funzionasse il dispositivo suggerendone l’utilizzo ad altre Regioni. E lo stesso ha fatto il ministro europeo della Protezione civile”.
L’IMPORTANZA DELLE EUROPEE
Cambiare approccio e mentalità. Questo serve per Occhiuto perché “in passato abbiamo mandato in Europa i peggiori, i politici a fine carriera. I tedeschi, i lussemburghesi ad esempio hanno mandato i loro esponenti migliori che finivano per scegliere i dirigenti delle commissioni che a loro volta facevano le direttive. Pensate che nella pesca le direttive che valgono in tutta Europa sono redatte da un norvegese. Lì si pescano due pesci: il merluzzo e il salmone, nelle regioni del Mediterraneo c’è una varietà di 500 pesci. Noi abbiamo avuto sempre uno stupido atteggiamento di supponenza nei confronti dell’Europa ma questa volta abbiamo deciso di mandare a Strasburgo una delle persone migliori che avevamo in giunta regionale: Giuseppina Princi”.
OCCHIUTO IPOTIZZA LA RICANDIDATURA ALLA REGIONE CALABRIA E LANCIA FRECCIATE AI DETRATTORI
“Non hanno argomenti e sperano ardentemente solo nel fallimento elettorale del partito del presidente della Regione – ha concluso Occhiuto – Non diamo dunque a queste persone uno stupido argomento per poter fare un’opposizione che io invece vorrei fosse con delle idee da contrapporre alle mie, anche per costruire eventualmente un’alternativa”.
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