Andrea Orlando
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Andrea Orlando, vice segretario del Pd, apre all’idea di tenere il congresso regionale dei democratici in Calabria, ma chiarisce subito una serie di condizioni, consapevole che lo stesso congresso possa diventare un’occasione per spartire ruoli e prebende.
«Sì al congresso regionale – ha detto Orlando – ma se si fa bisogna andarci già con delle idee chiare per la Calabria. Il rischio è che si parli solo dell’organigramma».
Orlando è intervenuto in videoconferenza alla Festa Democratica provinciale di Vibo Valentia e non ha evitato di commentare la situazione del partito in Calabria, commissariato da tempo con la guida del campano Stefano Graziano.
«C’è un’occasione – ha aggiunto il vice segretario – perché si parla di investimenti pubblici strategici, e si parla di pubblica amministrazione. Dobbiamo diventare gli interpreti di tutto questo. E poi ci vuole la lotta alla mafia. Il rischio che poteri opachi gestiscano la ripresa è fortissimo, potrebbero condizionare la spesa. Che si arrivi al congresso calabrese con una bandiera da poter sventolare quando si parlerà alla società calabrese. Credo che questi temi siano importanti. A questi si può aggiungere quello delle grandi infrastrutture, ma senza una buona pubblica amministrazione e delle buone classi dirigenti anche questo tema diventa debole. Accessibilità alla rete e legalità sono le basi».
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