Maria Limardo, sindaco di Vibo tra il 2019 e il 2024
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L’ex sindaco Maria Limardo replica alle dichiarazioni dell’attuale primo cittadino, Enzo Romeo, sulla vicenda dell’assunzione di una figura a tempo indeterminato al Comune di Vibo: “Nessuno getti ombre sulla mia persona e sul mio operato”
VIBO VALENTIA – “Non consento ad alcuno di gettare ombre sulla mia condotta morale e non posso ammettere che si instilli anche solo il dubbio che io, non avendone peraltro i poteri, abbia potuto eludere la legge o subornare qualcuno affinché lo facesse”;
è una Maria Limardo visibilmente contrariata quella che replica al sindaco di Vibo, Enzo Romeo, che in una dichiarazione alla stampa locale aveva affrontato la vicenda dell’assunzione di una figura a tempo indeterminato avvenuta sotto la sua gestione amministrativa del Comune, dal 2019 al 2024.
“IL SINDACO ROMEO NON RIESCE A REGGERE LA PRESSIONE”
L’ex primo cittadino non le manda a dire all’attuale inquilino di palazzo Razza che avrebbe, a suo giudizio, ventilato la possibilità della commissione di un reato: “Credo che il sindaco Romeo abbia necessariamente bisogno di una bussola perché, a leggere le sue recenti dichiarazioni sulla vicenda della nomina del capo di Gabinetto, sembra proprio aver perso l’orientamento. Evidentemente sta iniziando a mostrare qualche limite nel reggere la pressione – esordisce la Limardo -. C’è da rimanere infatti senza parole di fronte a quanto asserito dal primo cittadino in ordine all’assunzione a tempo indeterminato che la mia amministrazione avrebbe fatto di una persona che avrebbe dovuto svolgere le mansioni di collaboratore del sindaco”.
Secondo l’ex capo dell’esecutivo municipale, Romeo ha preso una “cantonata” in quanto in primo luogo la mansione a cui fa riferimento non esiste in quanto quella figura ha svolto regolare concorso ed è stata inquadrata come funzionario addetto alla comunicazione”; in second’ordine, cosa ritenuta “ancor più grave”, con quelle dichiarazioni ha, di fatto, “ventilato che la sottoscritta abbia commesso un reato per aver conferito un incarico a tempo indeterminato. Nulla di più falso e questo lo rivendico con forza perché, sotto il mio mandato e in generale della mia vita, ho sempre fatto della trasparenza e della legalità la mia stella polare”.
“L’AMMINISTRAZIONE ROMEO VIVE DI RENDITA SUI NOSTRI SUCCESSI”
La Limardo rivendica il lavoro svolto sotto l’aspetto delle assunzioni di personale rilevando che se oggi il sindaco Romeo “vive di rendita deve solo ringraziare la mia amministrazione perché è solo merito di quest’ultima se oggi può assumere, se oggi può vivere senza la spada di Damocle del dissesto, se oggi ha i fondi per affrontare le spese ordinarie e non”.
Al riguardo ricorda “che solo dopo aver messo in ordine i conti e scongiurato il secondo default, si è potuta avere dalla Cosfel l’autorizzazione a fare le assunzioni fino a quel momento bloccate, con il numero delle unità sceso al di sotto di quota 100 su una pianta organica di circa 230 dipendenti e ai quali rinnovo la mia gratitudine. Noi siamo riusciti, tra progressioni in carriera e nuove assunzioni, a rimpolpare il numero del personale di ben 90 dipendenti: circa 40 come nuovi assunti e il resto con le progressioni in carriera. E tra questi non esiste la figura del collaboratore del primo cittadino”.
MARIA LIMARDO: “NESSUNO GETTI OMBRE SULLA MIA PERSONA”
Da qui il rigetto assoluto e “con forza e determinazione” delle parole di Romeo perché, spiega, “su tutto posso transigere ma non consento ad alcuno di gettare ombre sulla mia condotta morale e non posso ammettere che si adombrino dubbi sul fatto che io, non avendone peraltro i poteri, abbia potuto eludere la legge o subornare qualcuno affinché lo facesse”.
E poi, quando anche ci fosse questa figura, la Limardo invita il primo cittadino “a farne il nome ed utilizzarla generando così quel risparmio tanto sbandierato, ma ritengo che debba, più che altro, spiegare alla comunità l’incoerenza che sta caratterizzando la sua amministrazione: da un lato sventola la questione della riduzione delle indennità e dall’altro impegna i soldi comunali, quindi dei cittadini vibonesi, per assumere una persona, pagandola lautamente, mentre le strade continuano ad essere un colabrodo, si annulla il “Festival Leggere e Scrivere”, così come tante altre iniziative a favore della città. Indennità, che mi preme precisare, la mia amministrazione ha tagliato del 10% quando le cifre erano ai minimi storici, non certo quelle attuali”.
“IL SINDACO ROMEO SI SVINCOLI DA CHI LO CONDIZIONA E LEGGA PLATONE”
Commentando sul suo profilo social la notizia del capo di Gabinetto Maria Limardo a scritto “Tanto tuonò che piovve”, ma qui, evidenzia con ironia, “siamo di fronte ad un vero e proprio diluvio torrenziale”. E andando alle conclusioni auspica che il sindaco Romeo “si svincoli da chi evidentemente lo sta condizionando”, congedandosi da lui con una frase di Platone “che spero possa essere quella bussola di cui ha bisogno: “La buona politica è quella che unisce saggezza e giustizia, pensando al bene comune prima che agli interessi personali””.
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