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I sindaci presenti alla firma del Protocollo

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Firmato a Vibo il Protocollo di legalità, l’accordo tra Prefettura, Comuni e Provincia per contrastare le infiltrazioni mafiose. Iniziativa che si inserisce in delicato periodo storico con cinque commissioni di accesso agli atti negli ultimi due mesi e tre comuni sciolti per mafia

VIBO VALENTIA – La firma è arrivata l’altra mattina presso l’aula consiliare della Provincia e riguarda un importante protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici e delle concessioni di lavori pubblici, nonché per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e per l’attuazione della trasparenza amministrativa nell’attuazione degli interventi previsti in favore del territorio dall’accordo di programma tra ministero  delle infrastrutture e dei trasporti  e Regione Calabria approvato il 3 aprile 2023.

Una iniziativa che si inserisce in un delicato periodo storico in cui proprio la Prefettura ha inviato solo negli ultimi due mesi cinque commissioni antimafia (quattro in altrettanti comuni e una all’Asp) e in cui sono già tre le amministrazioni civiche del territorio sciolte per infiltrazioni mafiose.

VIBO, ACCORDO CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE TRA PREFETTURA, COMUNI E PROVINCIA, ECCO CHI HA ADERITO

A sottoscrivere il documento il prefetto Paolo Giovanni Grieco, il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina e i sindaci dei comuni di  Acquaro, Arena, Briatico, Brognaturo, Capistrano, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filadelfia, Filandari, Filogaso, Francavilla, Francica, Gerocarne, Jonadi, Joppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Nicotera, Parghelia, Pizzo Calabro, Pizzoni, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, San Nicola Da Crissa, Sant’onofrio, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spilinga, Stefanaconi, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia, Zaccanopoli, Zambrone e Zungri.

Le finalità, nello specifico, riguardano la volontà dei firmatari del presente Protocollo di legalità assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza in relazione alla realizzazione delle opere ricadenti nel territorio della Provincia di Vibo Valentia, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti  dalla legge, anche ai fini di  prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro.

IL DOCUMENTO PUNTOA SUI LAVORI PUBBLICI REALIZZATI SUL TERRITORIO PROVINCIALE

Il documento riguarda lavori che saranno realizzati nel territorio della Provincia di Vibo Valentia, sicché l’autorità competente è da individuarsi nel Prefetto della provincia medesima; ai fini di garantire più elevati livelli di prevenzione antimafia nella esecuzione delle opere, il regime delle informazioni antimafia è esteso a tutti i soggetti appartenenti alla “filiera delle imprese” come definita al successivo articolo 1 del protocollo. Da qui, pertanto, la necessità di attivare un flusso di informazioni che possa garantire, tra l’altro, il monitoraggio; nella fase di esecuzione dei lavori, dei soggetti che realizzano le opere, compresi parasubordinati e i titolari delle partite Iva senza dipendenti, dei flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere;  delle condizioni di sicurezza dei cantieri e del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati.

Il Protocollo entrerà in vigore il giorno successivo a quello di sottoscrizione ed  è efficace fino alla completa realizzazione delle opere previste dall’Accordo di Programma.  Le informazioni acquisite sono utilizzate dalle Forze di polizia e dal Gruppo Interforze presso la Prefettura di Vibo Valentia per verificare la proprietà dei mezzi e la posizione del personale; confrontare i dati al fine di evidenziare eventuali anomalie o illeciti.

Inoltre, il Gruppo Interforze, fatte salve le competenze istituzionali attribuite dalla legge, potrà calendarizzare incontri periodici tra il referente di cantiere e il coordinatore del Gruppo Interforze; richiedere, ferme restando le verifiche già previste dalle norme di settore, controlli sulla qualità del calcestruzzo e dei suoi componenti impiegati, presso laboratori indicati dal Soggetto aggiudicatore, d’intesa con la Prefettura, i cui oneri finanziari saranno sostenuti dall’affidatario secondo le procedure di accertamento o verifica previste dalla regolamentazione tecnica vigente in materia.

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