I partecipanti al consiglio comunale aperto
4 minuti per la letturaTROPEA – Su iniziativa dell’amministrazione comunale guidata da Giovanni Macrì, si è svolto ieri un consiglio comunale aperto ai sindaci dei comuni del comprensorio e ai rappresentanti delle istituzioni allo scopo di invocare la trasformazione del Posto Fisso di Polizia in Commissariato.
A palazzo Santa Chiara, accanto al sindaco e agli amministratori, sono stati presenti i sindaci di Parghelia con Antonio Landro, Drapia con Alessandro Porcelli, Ricadi con il vice sindaco Domenico Locane, Zambrone con l’assessore Enza Carrozzo, il questore di Vibo Valentia Raffaele Gargiulo, il Sottosegretario di Stato Dalila Nesci. Presenti anche rappresentanti di alcuni sindacati e associazioni. È stato discusso l’argomento “Istanza di elevazione del Posto Fisso a Commissariato di Pubblica sicurezza della Polizia di Stato”.
Dopo l’appello fatto dalla segretaria Francesca Massara, ha preso la parola il vice sindaco Roberto Scalfari che ha letto l’istanza relativa redatta dall’Amministrazione nella quale, tra le altre cose, viene sottolineato come la città di Tropea vive principalmente dell’attività turistica e dove, da aprile ad ottobre, si registrano circa 100 mila presenze giornaliere, «ne consegue che per garantire un’adeguata sicurezza ai cittadini della città di Tropea nonché ai turisti che frequentano la medesima località – ha proseguito Scalfari – è necessario che venga trasformato il Posto di Polizia in un Commissariato di pubblica sicurezza capace di controllare in maniera capillare il territorio». Ha evidenziato che l’immobile dove oggi è allocato il Posto fisso di Polizia è adeguato sotto ogni profilo a sostenere l’auspicata elevazione. Ed è un’azione necessaria per tutta l’area della Costa degli Dei.
Il questore Gargiulo, nel suo intervento, ha affermato: «Innanzitutto mi sembra un bel segnale che il consiglio comunale si esprima in tal senso. E’ ovvio che la realizzazione comporta una serie di impegni che andranno discussi e pianificati anche con il Dipartimento della pubblica sicurezza. Ma ritengo che ci siano buone basi per poter lavorare in tal senso e dare una presenza più significativa della Polizia di Stato in questa zona, una fascia costiera che sappiamo bene quanto abbia bisogno di legalità. Ciò significherebbe garantire innanzitutto un servizio più organico di controllo del territorio, fornire anche una serie di servizi alla cittadinanza, come passaporti, permessi di fucile. Dotare il presidio di 15/20 uomini in più almeno» ed ha anche preso in considerazione che «questa zona, d’estate, diventa meta di decine di migliaia di turisti e questo impone un impiego di personale per salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica che fanno riferimento alla Polizia di Stato».
«Poi – ha aggiunto Gargiulo – le inchieste giudiziarie che si sono susseguite su questo territorio penso abbiano dimostrato in maniera inequivocabile anche l’interesse delle organizzazioni criminali e, quindi, un ulteriore presidio di legalità immagino che possa solo fare del bene a questa terra».
Per il sindaco Landro «sul tema della sicurezza non bisogna abbassare la guardia. Il sindaco di Tropea ha fatto bene a chiamarci a raccolta a sostenere l’iniziativa e a rivendicare un livello più alto di sicurezza, quindi l’istituzione del Commissariato a Tropea. Come sindaco di Parghelia ritengo che bisogna chiedere un rafforzamento generalizzato delle forze di polizia su questo territorio che non è solo Tropea ma è la Costa egli Dei».
Per Landro non è possibile pensare che nelle prossime settimane, quando sul territorio ci saranno decine di migliaia di turisti, la sicurezza possa essere affidata, come nel caso di Parghelia, alla sola polizia locale. Ad esprimere appoggio all’iniziativa anche Porcelli per Drapia, Locane per Ricadi, Carrozzo per Zambrone. Nonché Massimo L’Andolina consigliere di minoranza. La parola è passata al sottosegretario Nesci: «Partecipo anch’io a questo consiglio comunale aperto. Come ho ribadito più volte, questo territorio ha bisogno di ulteriore supporto dal punto di vista delle forze dell’ordine. Oltre ai carabinieri è importante che qui ci sia l’elevazione a Commissariato del Posto fisso di polizia ed era anche importante che l’Amministrazione comunale si esponesse in questi termini. Quindi, cerchiamo di accompagnare questa proposta a conclusione. Sono già impegnati con l’interlocuzione con il Ministero dell’Interno sia il prefetto Roberta Lulli, sia il questore Gargiulo che oggi è qui».
Ha concluso gli interventi il sindaco Macrì il quale ha affermato: «Approfittiamo di un’opportunità che ci viene fornita dalla legge che prevede le nuove norme sul riordino dei presidi della Polizia di Stato, quindi un potenziamento dei posti fissi, diversamente si va verso la soppressione. Tropea ritengo abbia quelle caratteristiche che rispondono alla logica, perché abbia l’onore e il privilegio di ospitare un posto così importante che va a garantire la sicurezza alla comunità non solo tropeana ma alla comunità della Costa degli Dei che dipende già dal Posto fisso di Tropea. È una garanzia di ulteriore sicurezza ai residenti, ai viaggiatori turisti, agli amministratori perché i problemi che viviamo quotidianamente sono molteplici».
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