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Elly Schlein durante la festa del Partito Democratico a Vibo Valentia: «Anche in Calabria esiste il diritto a costruirsi un futuro»
VIBO VALENTIA – Una folla festante ha accolto ieri sera Elly Schlein alla giornata conclusiva della festa regionale dell’Unità. La segretaria nazionale del Partito Democratico ha chiuso quindi la tre giorni di eventi catturando l’attenzione delle centinaia di persone presenti in piazza Municipio che appena arrivata hanno chiamato a gran voce il suo nome. Prima di salire sul palco per la standing ovation, la segretaria dem si è intrattenuta con i giornalisti affrontando vari argomenti di pressante attualità.
Elly Schlein in calabria: Capitolo Sanità
«Dobbiamo dare una grande attenzione a questa regione, alle sue difficoltà – ha esordito – a partire dalla battaglia che il Partito democratico sta facendo in tutto il Paese verso la manovra per chiedere maggiori finanziamenti per la sanità pubblica, universalistica perché non è giusto vedere già tagli dei servizi alle persone e liste d’attesa infinite. Questo fa sì che ha i soldi possa rivolgersi alle strutture private mentre chi non se lo può permettere rinuncia addirittura a curarsi. Non è questa l’Italia che disegna la nostra Costituzione e pertanto ci batteremo per chiedere maggiori fondi per la sanità pubblica, per non far mancare il personale nei reparti perché anche i calabresi devono avere la possibilità di usufruire di una sanità di qualità».
Il nodo della Autonomia differenziata.
Non poteva poi mancare un passaggio sul tema dell’Autonomia differenziata che rappresenta «un’altra grande battaglia che ci vede in prima linea contro la sua attuazione perché è un progetto che vuole dividere ulteriormente un Paese che invece ha tanto bisogno essere ricucito. Lo abbiamo visto nei dati dei test Invalsi che il nostro Paese è già troppo diviso, che non è la stessa cosa poter avere un’istruzione di qualità in una terra come questa mentre in altre regioni vi sono maggiori servizi e maggiore attenzione. Tutto questo non è giusto. Crediamo che non vi possa essere riscatto per l’Italia senza il riscatto del Sud e questo passa anche dalla capacità di creare condizioni affinché i ragazzi che studiano qui non debbano andare via».
Salario minimo e occupazione.
Altri argomenti trattati sono stati il salario minimo e l’occupazione. Per quanto concerne il primo, la Schlein ha ribadito che per entrambi i punti «l’attenzione da parte del Partito democratico è massima e costante. Per il salario minimo stiamo facendo una battaglia di civiltà perché una retribuzione sotto i 9 euro l’ora non è lavoro ma sfruttamento e non deve essere legale. E la stessa battaglia la stiamo conducendo sull’occupazione giovanile e sul tema della tutela di chi perde un impiego a 50 anni e, avendo una famiglia a carico, non sa come fare per andare avanti. Noi stiamo dando un messaggio di speranza da dare alla gente. Insisteremo, in questa terra, come nel resto del Paese sul diritto che le persone hanno a costruirsi un futuro migliore perché molto spesso di sentono abbandonate dalla politica».
Elly Schlein in calabria, il nodo dei fondi del Recovery.
Sui tagli al recovery found la massima dirigente dem ha parlato di «scellerata scelta da parte del Governo Meloni di far passare la dieci mesi di incertezza sugli investimenti del Pnrr. Rischiano ad esempio di saltare 15 milioni di euro di progetti di rigenerazione urbana a Catanzaro. È questo, dunque, l’attenzione che l’esecutivo riserva al Sud? Noi crediamo che sia un errore madornale anche perché il governo fa il gioco delle tre carte».
«Sta cancellando dal Pnrr, dopo 10 mesi di attesa, 16 miliardi di euro di progetti soprattutto destinati ai Comuni che sono quelli che stanno spendendo bene ed in fretta le risorse, ma soprattutto raccontano che ne immetteranno altre per coprire quelle che tolgono dal Pnrr ma è una fregatura perché in quelle che vogliono mettere ci sono fondi strutturali e per lo sviluppo che comunque spettavano agli enti locali. Quindi, si stanno comunque sottraendo fondi per lo sviluppo, per la buona impresa e il lavoro di qualità. Noi questo non lo accettiamo e ci stupisce che i presidenti di Regione facciano prevalere l’interesse di partito e di appartenenza politica a quello della comunità».
Il Ponte sullo Stretto.
Infine l’annosa questione del ponte sullo Stretto e il messaggio al ministro Matteo Salvini che «dovrebbe accorgersi, dopo i roghi di questi mesi, che hanno evidenziato la grave carenza infrastrutturale, che, prima di investire in un progetto anacronistico e che ci metterà moltissimo tempo ad essere realizzato, c’è bisogno subito di risposte infrastrutturali per migliorare la viabilità e la mobilità in regioni come la Sicilia e la Calabria. Ci aspettiamo questo – ha concluso Elly Schlein – e non certo i tagli che stanno facendo anche sui progetti per le infrastrutture in questi territori».
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