Fortunato Petrolo
4 minuti per la letturaQuando ormai mancano pochi giorni al momento della verità sul rischio scioglimento del consiglio comunale a Mileto infuria la polemica, sul punto arriva la critica di Sinistra Italiana
MILETO (VIBO VALENTIA) – I tempi per sciogliere il nodo dello scioglimento del Consiglio comunale di Mileto sono ormai agli sgoccioli, entro pochi giorni (formalmente entro il 26 ottobre ma qualche giorno di slittamento potrebbe essere possibile considerata la coincidenza con il weekend) il Governo (in caso di scioglimento) o il Ministro (in caso di archiviazione del procedimento) si dovranno pronunciare mettendo la parola fine alla vicenda e, si spera, a tutto uno stillicidio di post e contro post social dal tenore scarsamente costruttivo che si sta materializzando quotidianamente sui profili degli attori politici di maggioranza e opposizione.
A commentare proprio questo continuo battibeccare interviene anche il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Fortunato Petrolo. Petrolo, con una nota a nome della componente miletese di Sinistra Italiana esprime il «disappunto per le reiterate esternazioni affidate ai social e alla stampa, tra gli esponenti di maggioranza e di opposizione, sul destino dell’attuale Amministrazione Comunale». Petrolo ribadisce «che l’attuale polemica non giova a nessuno, e sicuramente sta creando un danno di immagine all’intera comunità, una comunità che esprime valori sociali e culturali, non sempre adeguatamente valorizzata, una comunità che non ha bisogno di polemiche, ma di atti amministrativi funzionali. Quindi, attendiamo le decisioni governative».
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MILETO A RISCHIO SCIOGLIMENTO, SINISTRA ITALIA E IL RUOLO DEI PARTITI
Assodata la necessità di attendere di conoscere il futuro del civico consesso miletese, Sinistra Italia evidenzia come la realtà attuale in cui ci si spinge «a produrre atti e conclusioni affrettate», è figlia della «mancanza di quella socialità collettiva che era espressione dei partiti politici, negli anni ottanta/novanta, e dei suoi dirigenti, i quali sottoponevano al dibattito le questioni politiche nei gruppi dirigenti e non alla valutazione dei singoli». Quello che si evidenzia oggi è che «gli schieramenti in campo non sono espressione delle forze politiche, i partiti hanno perso quel ruolo di controllo e di verifica, un ruolo di responsabilità che era consono nei gruppi dirigenti di allora».
Inoltre, «l’azione politica si svolgeva con grande passione, con dibattiti accesi nel consiglio comunale e nei comizi in piazza, tuttavia non si scadeva mai, nell’offesa o nella denigrazione dell’avversario. Oggi – sostiene Petrolo – credo che se tutto questo avviene, è sicuramente da ricercare nella mancanza di quel codice etico, a cui tutti eravamo tenuti a rispettare, codice che era insito nei valori dell’idealità, fuori e dentro le sezioni di partito, attuando il principio della mutualità, riconoscendo ruoli e funzioni. In concreto le sezioni erano, un laboratorio politico in continua crescita, dove le varie esperienze, culturali e sociali, si mescolavano in un contenitore unico, rendendo la vita associativa una scuola di pensiero e di alta formazione sociale e culturale. Questo era il nostro modo di essere, per il rispetto delle regole, che pochi violavano, pena la esclusione della vita associativa».
GLI ESORDI POLITICI COMUNI TRA PETROLO, ROMBOLÀ E GIORDANO
Ricordando che «nel 1990 a Mileto si e dato il via alla prima Amministrazione di sinistra, una città da sempre governata dalla Democrazia Cristiana, con Sindaco Rocco Condolevo, di cui anch’io facevo parte, come assessore» Petrolo coglie l’occasione per ricordare gli esordi dei due protagonisti della vita politica attuale. «Di quella Amministrazione facevano parte, altri due giovani, che oggi occupano un ruolo importante nella vita politica amministrativa della nostra città, l’attuale Sindaco Salvatore Fortunato Giordano, e il capo gruppo di opposizione Michele Rombolà». Ed evidenziando ancora una volta l’importanza della funzione del dibattito all’interno della comunità, passando per la proposta «nel 2018, della Sinistra di una Costituente per Mileto, dove i partiti assumevano il ruolo guida, con una lista unitaria e un sindaco espressione della politica», ha denunciato che «il nostro appello però è caduto nel vuoto».
Concludendo il proprio intervento, infine, Petrolo trova «fuori luogo, le polemiche in corso tra maggioranza e opposizione; il momento attuale richiederebbe una maggiore responsabilità e più coesione. Crediamo che la polemica fine a stessa non sia un servizio alla collettività, Tifare pro o contro lo scioglimento dell’attuale consiglio comunale, non è un argomento da trattare come se ci fossero delle tifoserie contrapposte, bensì sarà valutato sulla base degli atti amministrativi verificati. Sinistra Italiana – conclude – ritiene che un eventuale scioglimento dell’attuale consiglio comunale, produrrà danno per all’intera comunità di Mileto, e soprattutto in considerazione dei tagli che il governo Meloni, ha previsto in finanziaria agli Enti Locali, si produrranno ulteriori tasse e tagli dei servizi a carico dei cittadini».
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