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Vibo Valentia, al Comune a giorni si saprà la composizione della Giunta Romeo, anche se gli imprevisti e le grane non mancano
SALVO sorprese – ed in politica, soprattutto a Vibo sono spesso all’ordine del giorno – nella giornata odierna dovrebbero definirsi tutte le tessere del puzzle che compongono la squadra di governo del sindaco Enzo Romeo. Un gioco ad incastri tra veti, quote rosa, correnti di partito che hanno complicato non poco il lavoro del neo primo cittadino alle prese con interlocuzioni e incontri presso la sua nuova stanza nel municipio. Oggi infatti è prevista la riunione decisiva che consentirà al capo di palazzo Razza di mantenere la promessa e presentarsi al primo consiglio comunale di giovedì pomeriggio, 18 luglio, con l’esecutivo al completo.
GIUNTA ROMEO E PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AL COMUNE DI VIBO
Partiamo da quelli che sembrano essere oramai i punti fermi della presidenza del Consiglio e della Giunta. La prima dovrebbe andare appannaggio di Antonio Iannello (in quota Mammoliti), ex assessore sotto l’amministrazione Sammarco e primo degli eletti della coalizione. Per la seconda, sempre restando nel mondo dem, una delle scelte è ricaduta su Stefano Soriano che dopo aver svolto il ruolo di capogruppo nella passata consiliatura – dopo la fuoriuscita di Stefano Luciano – aspira legittimamente ad un salto di qualità.
Per lui sarebbe pronta la delega alla Cultura (diversi i suoi interventi sulla chiusura dei parchi archeologici). Al gruppo Progetto Vibo andranno tre assessorati: sembra ormai stabilito quello delle Politiche sociali a Lorenza Scrugli (per lei si tratterebbe di un ritorno visto che aveva ricoperto tale incarico sotto il Costa Bis), Salvatore Monteleone, ex presidente dell’ordine degli architetti, e attuale vice, al quale andrebbe la delega ai Lavori Pubblici. Infine Marco Talarico, già presidente dell’assemblea durante l’esperienza Sammarco, che potrebbe occuparsi di Personale e contenzioso. In quota Progressisti per Vibo, un incarico potrebbe essere assegnato a Loredana Pilegi che oltre ad essere vicesindaco potrebbe avere anche un assessorato.
Da sciogliere il nodo della seconda figura del Pd, che sarà una quota rosa: questa dovrebbe essere una tra l’uscente Laura Pugliese (ex assessore al Bilancio nel Costa Bis) e Maria Fiorillo, già consigliera sempre durante il Costa Bis. In tutto dunque, il Pd avrebbe due assessori e la presidenza del consesso.
LA GRANA PENTASTELLATA
Una grana sta invece sorgendo all’interno del Movimento Cinque Stelle: i nomi avanzati dal deputato Riccardo Tucci sarebbero quelli di Michele Furci e Luisa Santoro, attuali responsabili cittadino e provinciale, il che starebbe a significare nessuno scorrimento della lista che pertanto resterebbe con i tre consiglieri attuali (Miceli, Pisani e Comito). Ma proprio le voci su Miceli starebbero determinando qualche mugugno all’interno del partito di Conte.
A gettare benzina sul fuoco è anche l’ex capogruppo pentastellato, Mimmo Santoro, che in un post su Fb è stato cristallino sul punto, attaccando sia la struttura cittadina che – senza fare nomi, ma il riferimento è chiaro – lo stesso Miceli, e affermando tra le righe di aver aspirato all’assessorato all’Urbanistica: “Nonostante la ripetuta richiesta, fatta da giorni, mia e di molti altri componenti del Gruppo territoriale, di convocare una apposita riunione per produrre una rosa di nomi papabili con vere competenze e stanno per essere nominati assessori addirittura non iscritti all’M5S o incompatibili. Qualcuno sta procedendo senza quella invocata Partecipazione dei cittadini, della trasparenza, che abbiamo promesso alla città, e noi stessi stiamo utilizzando una sorta di cultura piramidale e quindi di tipo massonica che, eventualmente, pervade anche il nostro M5S.
Non scrivo per mire personali; sono stato costretto a fare una campagna elettorale con le mani legate da una malattia risolta solo il giorno prima del voto e quindi essere o non essere assessore all’Urbanistica, nonostante le mie competenze riconosciute in tutta la Regione. Appoggerò, comunque, sempre Enzo Romeo e mi batterò per le Marinate, perché l’ho voluto per primo io e ciò ha portato l’M5S, nel quale resterò sempre per filosofia politica, a vincere”. Frasi sulle quali il deputato Tucci non ha inteso rilasciare commenti salvo il seguente: “Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”.
IL BILANCIO PUO’ FAR CAMBIARE QUALCHE NOMINA
Com’è noto, la figura dell’assessorato al Bilancio sarà ricoperta da un tecnico. Il Pd avrebbe sottoposto un proprio nome di spessore al sindaco Romeo, ma lo stesso avrebbe fatto il Movimento cinque Stelle con una figura femminile anche di più elevata caratura. Nel caso in cui il sindaco dovesse accettare questa designazione libererebbe una quota rosa che a quel punto aprirebbe la strada a Miceli, e la sacrificata sarebbe la Santoro, cui andrebbe la delega all’Ambiente (diversi i suoi interventi sullo stato delle aree verdi cittadine).
Un bel ginepraio, comunque, per il neo sindaco che probabilmente pensava di trovare una strada un po’ più in discesa. Ma, si sa, spesso le speranze non collimano con la realtà.
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