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Maria Limardo

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Tre assessori del Comune di Vibo Valentia presentano le dimissioni, hanno giocato d’anticipo contro l’annuncio del sindaco Maria Limardo di rimodulare la Giunta comunale. Fanno parte del gruppo di Vito Pitaro. Si profila un appoggio esterno all’amministrazione

VIBO VALENTIA – Non hanno atteso le decisioni del primo cittadino e ma si sono recati stamani al suo cospetto per rimettere ciascuno le proprie deleghe. I tre assessori del gruppo Città Futura, che fa capo all’ex consigliere regionale Vito Pitaro, hanno quindi giocato d’anticipo. Giovanni Russo (Lavori pubblici), Antonella Tripodi (Cultura) e Rosa Chiaravalloti (Servizi Sociali) si sono dimessi proprio stamani dall’incarico.

Una decisione assunta di comune accordo con i consiglieri di riferimento e, ovviamente, lo stesso Pitaro e che di fatto apre una crisi all’interno della maggioranza visto che nella migliore delle ipotesi la formazione politica potrà garantire solo un appoggio esterno all’amministrazione di Maria Limardo la quale avrebbe maturato questa scelta già da qualche tempo (si parla addirittura da prima dell’approvazione del bilancio di previsione dello scorso 4 luglio) così nei giorni scorsi aveva comunicato a Pitaro e al deputato di FI, Giuseppe Mangialavori, la volontà di procedere ad una rimodulazione della Giunta motivandola con la necessità di imprimere un maggiore impulso all’ultimo segmento temporale di questa esperienza amministrativa.

TERREMOTO AL COMUNE DI VIBO, DIMISSIONI DI TRE ASSESSORI

Ma toccando solo questo gruppo, e lasciando “salvo” il suo di appartenenza, vale a dire Forza Italia, però sembra venir meno tale motivazione e verosimilmente i motivi sono altri e non possono certo escludersi quanto emerso nelle carte dell’ultima inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro in ordine alla posizione dello stesso Pitaro che tuttavia – in questo preciso filone – non risulta tra i destinatari di un avviso di garanzia.

Altro movente potrebbe afferire all’operato dei tre assessori che il sindaco probabilmente non ha ritenuto essere soddisfacente (tra incompiute, viabilità, verde pubblico, progetti rivolti alla socialità, assenza almeno fino ad oggi di un cartellone di eventi estivi che dovrebbe essere realizzato di concerto con chi ha la delega allo spettacolo).

Insomma, proprio nella fase conclusiva del mandato il colpo di coda clamoroso (anche se, ripetiamo era nell’aria da qualche giorno) che potrebbe far terminare qui questa esperienza, anche se un ragionamento si impone: se il sindaco Limardo ha deciso di muovere in tal senso avrà ponderato bene le conseguenze e quindi giocato lei d’anticipo. E pertanto non è detto che questo esecutivo cada soprattutto se “Città futura”, nonostante il colpo ricevuto, fornirà appoggio esterno all’esecutivo.

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