Palazzo Luigi Razza, sede del Comune di Vibo
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – La maggioranza consiliare, e di fatto l’Amministrazione comunale, inizia a mostrare delle crepe. E non sono certo le prime. Ma questa volta sono molto più vistose che in passato.
E ciò avviene in un momento cruciale per l’esecutivo Limardo che sta cercando di evitare la dichiarazione di secondo dissesto finanziario: l’assestamento, le variazioni e gli equilibri di Bilancio, che devono essere necessariamente votati entro il 31 luglio. E la motivazione non può non guardare alle prossime elezioni regionali.
Cosa è accaduto? Per due volte è venuto meno il numero legale. In aula infatti si sono presentati soltanto gli esponenti di Forza Italia mentre l’altra compagine che sostiene l’amministrazione di Palazzo Razza, vale a dire Città futura, espressione del consigliere regionale, Vito Pitaro, in buona parte non si è presentata in aula senza addurre giustificazioni.
E così, al presidente Putrino, non è rimasto altro che sospendere la seduta di un’ora. Ma allo scadere del termine, la situazione non è cambiata e quindi la discussione sul Bilancio è stata aggiornata a domani.
Questo cosa significa? Che evidentemente, la formazione politica di Vito Pitaro ha voluto mandare un segnale forte visto che trasparirebbe un malcelato malumore nei confronti dell’Amministrazione su una mancata valorizzazione dell’attività svolta in questi anni dal loro leader, Vito Pitaro, in Regione. E non sarebbe neanche stata gradita la visita di un altro esponente della Regione, in quota Fratelli d’Italia a Palazzo Razza nei giorni scorsi.
A questo si aggiunge il fatto che Pitaro attualmente è alla ricerca della ricandidatura a Palazzo Campanella. Di sicuro, non troverà spazio quale candidato nelle liste ufficiali e l’assenza di quelle civiche – per come annunciato proprio a Vibo dal candidato del centrodestra Roberto Occhiuto – di fatto gli sbarra la strada.
Resterebbe aperta, al momento, la sola ipotesi della lista del presidente, ma anche in questo caso nulla è deciso. Ed ecco perché quanto successo oggi è da annoverare come principio di crisi. Quasi certamente domani la questione sarà destinata a rientrare, ma il dato politico resta ed è pesante come un macigno per l’attuale Amministrazione.
Su quanto accaduto sono intervenuti i consiglieri Giuseppe Policaro e Marco Miceli (Vibo Democratica): «Da sempre abbiamo denunciato l’eterogeneità della maggioranza che sostiene l’amministrazione Limardo e oggi abbiamo cristallizzato il dato che si verifica non a caso in vista delle elezioni regionali. Tra l’altro, non è stato convocato il Consiglio neanche per il Conto consuntivo 2020 che dovrebbe essere approvato entro il 31 luglio e, salvo deroghe di cui non abbiamo contezza, di conseguenza il prefetto – qualora ciò avvenisse – non potrà non prendere atto della situazione».
«Si certifica, pertanto, una crisi netta nella maggioranza che era già iniziata da tempo», ha aggiunto il consigliere del Pd Stefano Soriano.
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