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VIBO VALENTIA – Primo approccio tra l’amministrazione comunale e la Federazione italiana nuoto nella sua propaggine regionale. Oggetto: la riattivazione della piscina di località “Maiata” e la sua gestione. E qualche novità è emersa, anche se addivenire ad una apertura prima dell’inizio del prossimo autunno sarà impossibile.

Breve cronistoria

La piscina è stata chiusa a causa della pandemia e avrebbe potuto riaprire solo a maggio 2021 solo che, nel frattempo, è subentrato il fallimento della “Cosenza nuoto” che gestiva il sito per conto del Comune; la sentenza è del 14 luglio ma a noi è stata comunicata solo il 3 agosto da parte della Curatela; il 9 agosto successivo la società ha presentato ricorso al Tar che però, a fine novembre, l’ha rigettato rendendo, così, definitivo il verdetto. Nel frattempo, il Comune ha avviato un’interlocuzione con la Curatela la quale se, in un primo momento aveva rassicurato sulla volontà di proseguire la gestione, successivamente ha cambiato idea, e così il 21 dicembre scorso ha riconsegnato la struttura all’ente.

L’interesse rivolto alla Fin

L’assessorato allo sport, guidato da Michele Falduto, ha quindi intrapreso un discorso col presidente regionale della Federazione italiana nuoto, Porcaro, col quale, unitamente ai tecnici federali del Coni è stata effettuata una valutazione per la riapertura dell’impianto, ma mentre la struttura esterna è in buone condizioni, l’impiantistica è completamente da rifare soprattutto per le caldaie, solo che al momento non è stata quantificata la spesa, ad ogni modo, è stato dato mandato agli Uffici per redigere una relazione sui costi che si aggirano sui 300mila euro.

Duplice strada

Per la gestione, ci sarebbero due strade: da un lato l’affiliazione al Coni (quindi la Fin) tramite un protocollo d’intesa, dall’altro l’emanazione di un bando di gara, ma in un caso o nell’altro le tempistiche non saranno rapide, ecco perché si parla di prossimo autunno.

Ma chi mette i soldi?

Lo scoglio maggiore è quello pecuniario: il sito necessita, come detto, di lavori all’impiantistica solo che l’assessorato allo Sport quasi non ha fondi quindi si può ben capire che 300mila euro è una cifra impossibile da impegnare. Quindi l’unica via d’uscita è quella della Fin.

L’incontro di stamani

E pertanto, questo discorso si è iniziato ad imbastire nel primo incontro di stamattina a palazzo Razza tra l’assessore Falduto e il presidente regionale Porcaro. Secondo quanto è stato possibile apprendere, la federazione sarebbe interessata alla gestione (quindi gli abbonamenti che supererebbero agevolmente quota 1.000) della struttura e in quel modo potrebbe rientrare dei costi per gli interventi effettuati.

Da parte sua, il Comune sarebbe verosimilmente ben lieto di affidarla ad essa trattandosi di una realtà nazionale. Il nodo dei costi resta, quindi, quello da superare ma se l’operazione andrà in porto lo si saprà nelle prossime settimane, quando la Fin regionale metterà la proposta del Comune di Vibo sul tavolo della sezione nazionale, e lo stesso farà l’assessore Falduto col sindaco Limardo e il dirigente Scuglia.

L’unica certezza attiene ai tempi, nel senso che non se ne parla di vedere l’impianto aperto prima dell’estate, sia per via dei tempi tecnici e burocratici che degli interventi. Molto più verosimile, infatti, che ciò possa avvenire all’inizio del prossimo autunno.

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