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Enzo Romeo

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Il fronte progressista ha vinto la sfida del ballottaggio per le elezioni comunali di Vibo Valentia: Enzo Romeo sarà il nuovo sindaco


QUATTRORDICI anni. I social network si erano appena affacciati in Italia. Gli smartphone stavano iniziando a prendere decisamente piede. L’Italia calcistica era campione del mondo in carica e ci sarebbero voluti 11 anni per conseguire il titolo di campione d’Europa. Al governo nazionale c’era Berlusconi. A quello regionale Scopelliti. Il papa era Benedetto XVI. La crisi economica era ancora lontana anche se qualche avvisaglia si era avuta. E termini come “Spread” erano ai più sconosciuti.

Ecco basta già solo questo per capire quanti anni siano trascorsi prima che una coalizione di centrosinistra tornasse a governare la città di Vibo Valentia; 14 anni dopo la fine della consiliatura di Franco Sammarco è Enzo Romeo ad insediarsi nella poltrona più importante di palazzo Luigi Razza. Lo fa conducendo alle elezioni comunali di Vibo Valentia uno schieramento di quattro liste che ha visto in lui la punta di diamante che ha consentito di superare lo scoglio del primo turno con 1.000 voti di scarto tra la sua figura e quella delle liste e adesso, prevalere sul rivale del centrodestra che, alla vigilia delle elezioni, era ritenuto il favorito per la vittoria finale.

ENZO ROMEO NUOVO SINDACO DI VIBO VALENTIA

Vince il fronte progressista, in particolare il circolo cittadino del Partito democratico che, nel corso delle trattative con gli alleati, non ha mai indietreggiato di un millimetro, quasi incaponendosi, sulla persona di Enzo Romeo. Ma vince su tutti quest’ultimo che ha saputo compattare non solo lo schieramento che l’ha sostenuto ma anche riunire quella parte di elettori di centrosinistra rimasti delusi nel corso degli anni e che hanno individuato nel dentista vibonese la persona verso la quale riporre la propria fiducia, visto che fino ad oggi non avevano mai rinvenuto nei vari candidati a sindaco espressi le medesime certezze.
I suoi toni mai sopra le righe, la sua costante presenza nella città, il ricordo lasciato, soprattutto tra i più grandi, come primo amministratore della Provincia e la sua esperienza hanno convinto anche i più scettici che evidentemente non hanno tenuto in considerazione il fattore anagrafico (66 anni), punto invece sul quale il candidato centrodestra aveva focalizzato parte dei suoi interventi.

L’affermazione importante al primo turno ha fatto capire ancor di più a Pd, M5S, Progressisti per Vibo che la vittoria era realmente possibile contro l’armata di liste e candidati che il centrodestra aveva messo in campo. E ha confermato che la scelta del condottiero – già da due anni in campo con il suo Centro studi – non poteva essere migliore. La ciliegina sulla torta è arrivata oggi con la scelta di 6.788 vibonesi. Al novero dei capoluoghi di regione amministrati dal centrosinistra mancava solo Vibo Valentia. Adesso quel vuoto è stato colmato.

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