INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Allora sindaco Cannatelli, ha calato il poker a Sorianello.
- 2 Allude al timore che la popolazione pensasse che fosse attaccato alla poltrona?
- 3 Cosa sta a significare quattro mandati di fila?
- 4 Lei è diventato per la prima volta sindaco a 36 anni. Finirà il quarto mandato a 56. Si può dire che buona parte della sua vita l’ha passata al Comune.
- 5 Amministrare un centro così piccolo come Sorianello cosa vuol dire?
- 6 Riconfermerà la squadra di governo precedente?
Quarto mandato di fila per il sindaco di Sorianello Sergio Cannatelli. Un record in Calabria. E c’è chi lo può raggiungere
SORIANELLO – Il primo mandato l’ha ottenuto quando aveva 36 anni. Finirà, salvo sorprese, il suo quarto consecutivo quando ne avrà 56. Sergio Cannatelli ha fatto poker. Quarto mandato di fila per l’amministratore locale del piccolo borgo delle Preserre vibonesi che conta poco più di mille abitanti; un record che condivide, in Calabria, con Giuseppe Zampogna a Scido (Rc) e forse Francesco Scalfaro di Cortale (Cz) se quest’ultimo vincesse le elezioni.
Allora sindaco Cannatelli, ha calato il poker a Sorianello.
“Sì, una grande soddisfazione e non era affatto semplice per una serie di fattori: la presenza di una sola lista, le temperature che invogliavano ad andare al mare e poi e poi magari la presenza di una parte della popolazione che poteva non capire questa quarta ricandidatura”.
Allude al timore che la popolazione pensasse che fosse attaccato alla poltrona?
“Sì, esattamente. La mia paura era che passasse questo messaggio che, ovviamente, non è corretto”.
Cosa sta a significare quattro mandati di fila?
“Che in tutti questi 15 anni come amministrazione comunale abbiamo lavorato bene per la comunità e la gente lo ha capito recandosi anche in questa occasione massicciamente alle urne andando ben oltre il limite del 40%. Sorianello ha cambiato volto in tre lustri ma c’è ancora molto da fare e questo nuovo incarico che i miei concittadini, che ringrazio sentitamente, mi hanno conferito mi dà una ulteriore energia”.
Lei è diventato per la prima volta sindaco a 36 anni. Finirà il quarto mandato a 56. Si può dire che buona parte della sua vita l’ha passata al Comune.
“Quando diventi amministratore per la prima volta è una emozione enorme, ma anche una grande responsabilità: quella di fare il bene della tua comunità a prescindere se ti ha votato o meno. E comprendi che spesso non bastano cinque anni per concludere un programma elettorale. A me è successo addirittura di fare tre consiliature e adesso questa quarta ma solo perché mi sono sempre circondato di una squadra di persone perbene, volenterose e attaccate al proprio paese. Squadra, che conta quattro nuovi elementi, che voglio ringraziare di cuore, al pari di chi ha deciso di non ricandidarsi”.
Amministrare un centro così piccolo come Sorianello cosa vuol dire?
“Vuol dire che quel poco che c’è deve funzionare alla perfezione: strade, servizi, risposte al cittadino, intercettare finanziamenti. Sembra facile ma le assicuro che non lo è per nulla”.
Riconfermerà la squadra di governo precedente?
“Devo prima confrontarmi con i miei consiglieri e poi si deciderà. Adesso è il tempo dei festeggiamenti. Ce li siamo meritati”.
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