Anthony Lo Bianco e Domenico Consoli, fondatori del "Patto per la città"
3 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Il “Patto per la città” rappresentato da Mimmo Consoli e Anthony Lo Bianco e il Polo di centro andranno insieme alle elezioni comunali a Vibo Valentia. Come ampiamente anticipato oggi nell’edizione cartacea, si ufficializza il percorso comune tra le due anime a sostegno del candidato sindaco di Vibo Francesco Muzzopappa per le elezioni comunali.
Certo, è curioso che sia tutto uno schieramento – composto da cinque partiti e da movimenti civici con in testa “Città futura” – ad aderire ad una singola formazione (di solito è il contrario), ma evidentemente questo è frutto della determinazione dei componenti del Patto che hanno incalzato i nuovi alleati, anche perché i margini per altre alleanze, soprattutto nel centrodestra, si erano esauriti e la prospettiva di non partecipare alla consultazione elettorale era elevata.
Ed è altrettanto curioso che la data del comunicato rechi il 18 marzo, quindi due giorni fa, segno che l’intesa era già stata raggiunta ma che, per come scritto qualche riga sopra, evidentemente doveva uscire sulla stampa prima la coalizione e poi Il “Patto” con l’adesione della prima al secondo. Insomma, manovre politiche, strategie, gioco delle parti, chiamateli come volete, ma in questo caso la vicenda non è stata gestita senza qualche sbavatura. E così, di buon mattino, ecco arrivare il documento che sancisce l’adesione del polo di centro alla realtà di Consoli-Lo Bianco.
“Il candidato a sindaco dell’area di Centro Francesco Muzzopappa, in rappresentanza di tutta la coalizione, all’epilogo dell’interlocuzione avviata con le forze civiche federate nel Patto per la Città (Umanesimo sociale, fondato e presieduto da Domenico Consoli, ed il gruppo del consigliere comunale Anthony Lo Bianco), ha accolto le istanze ricevute assumendo una serie di impegni”.
Quali questi siano, vengono riportati di seguito: in primis quello alla definizione, condivisa, di un programma elettorale serio e concretizzabile per il rilancio della città, la cui redazione non sia semplicemente un atto formale; poi quello di una chiarezza del perimetro dell’alleanza a sostegno della sua candidatura, che “non può includere sigle che in ambito nazionale abbiano sostenuto provvedimenti che penalizzano il Sud o che propugnano politiche sovraniste” (e qui si spiega l’assenza della sigla della Lega nel documento a sostegno di Muzzopappa).
E ancora, l’impegno “chiaro ed inequivocabile, di farsi garante affinché tutte le componenti dell’alleanza, al di là dei profili di rilevanza giudiziaria, presentino liste al di sopra di ogni sospetto sul piano etico e morale”, quello di adottare “percorsi democratici, trasparenti, lineari, quale strumento per l’avvio di un percorso comune”, di “favorire la partecipazione civica al processo elettorale ed il riconoscimento della pari dignità dell’associazionismo politico culturale rispetto ai partiti” e infine quello di lavorare “affinché l’azione del futuro sindaco eletto dalla coalizione, considerati i presupposti espressi, guardi agli interessi esclusivi della città e dei cittadini, e risponda ad un indirizzo di netta discontinuità con il passato”.
Quindi le conclusioni in cui si rileva che il candidato sindaco espressione dell’area di Centro, Francesco Muzzopappa, ritenendo “definitivamente chiusa ogni altra esperienza politica antecedente incompatibile con un’area moderata e democratica, quale quella che si intende costruire ed allargare insieme al Patto per la Città, aderisce in maniera convinta al Patto dopo averne accolto senza riserve le indicazioni. Medesima adesione viene esplicitamente espressa dalle altre forze della coalizione delle quali il candidato sindaco è garante”.
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